PERUGIA - “Il progetto di istituire una tassa a carico di chi percorre il raccordo autostradale Perugia- bettole - sostiene l’assessore alle infrastrutture, Ilio Liberati - è stato partorito prima della manovra del governo ed è da questa distinto. Visto dall'ottica di chi lo subisce, però, assume oggi il significato di una ‘manovrina’ aggiuntiva e ‘dedicata’ che pesa sui nostri territori e si va a sommare a tutte le altre misure che stanno per arrivare. In sostanza, verrà posta, se il provvedimento passerà, una ulteriore gabella ai pendolari che percorrono tutti i giorni quella strada per motivi di studio o lavoro; alle imprese, a partire da quelle del settore dei trasporti; agli operatori del turismo che saranno penalizzati a livello di arrivi; ai Comuni che vedranno la viabilità interna presa d'assalto da un traffico che questa non potrà sopportare e che dovranno provvedere con molto maggiore frequenza alla manutenzione straordinaria”.

Per Liberati “Alle porte c'è una sintesi tutt’altro che virtuosa di provvedimenti. A tutti gli effetti, il pedaggio sulla Perugia Bettolle si scaricherebbe sulle stesse spalle, o, se si preferisce una immagine molto cara al premier, le tasche in cui si metterebbero le mani sarebbero le stesse. Anche perché sia la manovra, per come è stata annunciata, che il pedaggio rispondono alla stessa logica: fare cassa senza nessun criterio di equità sociale e spremere soldi dove è più facile farlo.All'esame dei Comuni umbri e toscani interessati c'e' una proposta di documento unitario. Può rappresentare una base di riflessione e di impegno per continuare a sostenere la vertenza nei confronti del governo e del ministero, e scongiurare cosi la prevista attuazione di misure che tutti valutiamo inaccettabili”.
 

Condividi