Costi della politica, abbattiamoli anche in Umbria
PERUGIA - In un momento in cui l’Italia è scossa da una crisi economica e sociale di vastissime proporzioni gli inutili privilegi e i costi superflui legati alla gestione della cosa pubblica risultano ancora più inaccettabili.
Sono perfettamente comprensibili le manifestazioni di insofferenza e di indignazione degli italiani di fronte ad una realtà che mentre da una parte vede il governo riservare al Paese misure incapaci di rilanciare la crescita e che riducono drasticamente i servizi , dall’altra non affronta con il necessario coraggio il problema ormai evidente dei molteplici sprechi ingiustificati connessi agli aspetti negativi dell’agire politico.
L’azione dell’IdV da sempre si è caratterizzata per una lotta alle inefficienze e ai privilegi. Oltre alle condivisibili battaglie appena lanciate dal livello nazionale e peraltro prontamente già recepite da militanti e attivisti umbri, crediamo opportuno che anche nella nostra regione l’Italia dei Valori si faccia promotrice di una profonda riflessione su analoghe modalità di riduzione dei costi della politica.
L’esistenza di un innumerevole serie di enti e sotto enti, cosiddetti “di secondo livello” con gli annessi consigli di amministrazione, non appare in molti casi giustificata da una reale utilità delle funzioni concretamente svolte da tali istituti, suggerendo in alcuni casi ai cittadini l’idea che essi costituiscano inutili sovrastrutture le cui attività potrebbero essere svolte tranquillamente da Uffici comunali e regionali.
È necessario pertanto che l’Italia dei Valori dell’Umbria si faccia carico di promuovere l’eliminazioni degli enti superflui, o inutili doppioni, e il forte contenimento dei costi di quelli il cui mantenimento in vita venga considerato indispensabile.
Il Dipartimento Cultura e quello Giovani si faranno portavoce di questa importante battaglia all’interno del Partito e di tutti i suoi organismi, a partire dai prossimi imminenti incontri.
Massimiliano Gestroemi, Responasabile Dipartimento Cultura .Istruzione e Diritti Civili Italia dei Valori Umbria.
Minelli Matteo, Coordinatore Regionale Giovani Italia dei Valori Umbria.

Sunday
28/08/11
00:35
Verbale del Coordinamento Provinciale di Terni del 24 agosto 2011
Su proposta di Alex Paiella viene discusso un documento sulla posizione del partito in merito al problema della soppressione delle Province che viene approvato, dopo un’approfondita discussione, nel testo che segue:
“Il nostro partito ha promosso, insieme ad altri soggetti, la raccolta firme per indire un referendum abrogativo della legge elettorale, meglio nota come porcellum, e presentare una legge di iniziativa popolare sull’abolizione totale delle province. I due quesiti si inseriscono, in special modo il secondo, in un disegno di revisione complessiva dei poteri dello stato. Tale revisione, seppur necessaria per migliorare l’efficienza e l’efficacia della macchina statale ed abbattere i costi della politica, non aveva trovato spazio nell’agenda parlamentare. Al nostro partito va dunque il merito di aver riportato al centro del dibattito tale importante tematica.
Senza la proposta di Italia dei Valori, il tema della riforma dello Stato e delle articolazioni della Repubblica non sarebbe stato, come ormai è, nell' agenda politica del Paese e saremmo rimasti a sentire/subire la propaganda leghista sul federalismo.
L’attuale decreto leggete, qualora non modificato in sede di conversione, prevede la soppressione delle provincie con meno di 300.000 abitanti o meno di 3000 Km quadrati, tra queste rientra la provincia di Terni. Se così fosse il risultato nel nostro territorio sarebbe una regione, l’Umbria, con una sola provincia, Perugia. Una situazione francamente improponibile nella quale ci sarebbe la sovrapposizione tra due enti di uguale estensione per cui si arriverebbe al paradosso di una regione senza province. Questa possibile scenario è la diretta la conseguenza del pressapochismo della classe governativa che si limita a gestire le situazione emergenziali, che contribuisce a creare, e risulta essere incapace di prendere decisioni ragionate di lungo periodo. Noi crediamo che un vero processo di riforma dello stato debba prevedere una revisione complessiva dei livelli di governo e del ruolo e delle competenze degli enti locali: non ha nessun senso economico abolire alcune province e lasciarne altre ed è soprattutto per questo che stiamo raccogliendo le firme per la proposta di Legge di soppressione delle province.
Allo stesso tempo non possiamo accettare soluzioni parziali che penalizzano il territorio ternano senza una revisione complessiva degli asseti territoriali.
Crediamo inoltre che l’IDV debba promuovere una seria ed improrogabile riflessione sulla necessità di sopprimere le decine di Enti inutili e di modificare la legge elettorale regionale abolendo il listino “dei nominati” e proponendo, anche per la regione, l’istituzione di collegi uninominali. Questa soluzione permetterebbe di avviare un dibattito serio e ragionato sul governo del territorio e sul futuro della nostra regione.
Alla fine sarà chiaro, ciò che a noi è chiaro: proprio un vero federalismo, che noi sosteniamo, comporta di necessità, in modo radicale, della riforma dello Stato e delle articolazioni della Repubblica. Il dibattito è aperto e crediamo sia ormai necessario e non più rinviabile un ripensamento del sistema dei poteri locali che richiede riforme forti, se si vuole un federalismo vero delle responsabilità, senza sommare a spese centrali spese locali. Un'idea di federalismo nazionale e una prospettiva europea sulla base del principio di sussidiarietà”.
IL COORDINATORE PROVINCIALE
Giuseppe LAUDI