A Perugia riabilitazione con l’ippoterapia
PERUGIA - Il cavallo utilizzato come specchio per far emergere lo stato emotivo profondo di persone con particolari tipologie, bisognose di ristabilire un legame con la realta' o di ritrovare fiducia in se' stessi. E' questo il principio su cui si basano i corsi di avvicinamento al cavallo per bambini e adulti attivi presso l'Associazione sportiva dilettantistica Ippogrifo e spiegato questa mattina dalla coordinatrice Heike Auguste Weber al vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, in occasione di una visita al centro di Ponte Valleceppi.
La struttura, che dispone di 9 cavalli di cui 4 pony, attualmente sta lavorando con 50 allievi dai 4 ai 68 anni con diverse problematiche come malattie neuromotorie o fisiche, che grazie all'interazione con l'animale riescono a ricevere benefici sul piano motorio, psichico, cognitivo e comportamentale.
"L'attivita' dello sportello a 4 zampe ci porta a toccare tematiche delicate e ad elevato impatto sociale, come l'impiego degli animali con bambini e persone disabili - ha commentato il vice presidente -. Per tale motivo abbiamo deciso di avvalerci di collaborazioni esperte, come la Facolta' di veterinaria dell'Universita' degli Studi e l'Ordine dei medici veterinari, ma anche di conoscere esempi di eccellenza in campo applicativo. L'Ippogrifo ha certamente le caratteristiche per rappresentare una modalita' corretta di approccio alle problematiche dei bambini e ragazzi speciali, trattandoli non con la prospettiva utopistica di guarirli, ma rendendo le persone felici di riuscire ad esprimere ed apprezzare le proprie potenzialita'".
"La nostra attivita' si basa sull'idea di puntare il piu' possibile sulla qualita' del servizio che offriamo - ha spiegato la Weber -. Tutti i nostri cavalli durante il giorno sono liberi di circolare nei vari recinti per condurre una vita il meno stereotipata possibile e necessaria a garantire quelle sensazioni utili a far emergere la condizione emotiva della persona. Nell'ippoterapia si realizza il ribaltamento del classico ruolo poiche' in questo caso e' il predato che deve prendersi cura del predatore, una relazione non sempre facile considerato la patologia del soggetto, ma che stimola sensazioni del tutto sommerse e l'emergere di nuove emozioni, motivazioni e quindi l'acquisizione di nuove competenze".
"Quello di oggi e' stato un momento di incontro e conoscenza - ha concluso Rossi - ma e' nostro preciso impegno sostenere questo tipo di attivita' con varie iniziative, tra le quali un seminario che a breve andremo ad organizzare proprio sull'ippoterapia, insieme all'Associazione". In particolare, il centro collocato all'interno di un appezzamento recintato, dal lunedi' al sabato e' possibile praticare piccole passeggiate a cavallo e a piedi; l'attivita' ha una durata media di 30 minuti e i ragazzi, quando possibile, aiuteranno a pulire, preparare e accudire gli animali, nonche' a tenere in ordine selle e finimenti.

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