PERUGIA - "I dati relativi all'andamento della cassa integrazione rilevano come l'Umbria sia preda di una crisi strutturale, dalla quale sembra incapace a svincolarsi.

I numeri parlano chiaro: tra giugno e luglio le ore autorizzate in Italia sono diminuite del 2,1%, mentre nella regione hanno registrato un aumento del 15,7%. In particolare, l'Umbria si distingue in negativo per essere la prima regione d'Italia per l'aumento di ore concesse di cassa ordinaria, che tra giugno e luglio sono cresciute del 217,6% (mentre la media nazionale e' ferma a quota 7,9%)".

E'quanto si afferma in una nota della Uil dell'Umbria. "Segno evidente - commenta il segretario regionale Claudio Bendini - che ancora molte nostre aziende versano in stato di grande sofferenza, mentre altre continuano a entrare in nuove crisi. Un andamento, questo, che evidenzia come l'Umbria versi in uno stato di difficolta' strutturale, dalla quale stentiamo a uscire, a differenza di altre regioni. Bisogna rilanciare un'iniziativa, a livello nazionale e locale, per individuare quelle soluzioni alle grandi vertenze del nostro territorio, Merloni e chimica ternana in primis. E', inoltre, necessario fare il punto sugli effetti dei provvedimenti fin qui adottati, eventualmente aggiornandoli a quelle che sono le nuove esigenze".

Altro dato negativo riguarda la cassa integrazione straordinaria, che nel lasso temporale preso in esame e' aumentata del 19,5%, contro una media nazionale che ha invece fatto segnare un -2,5%. "Di positivo - sottolinea Bendini - c'e' l'andamento registrato in Umbria dalla cassa in deroga, la cui diminuzione e' stata piu' consistente rispetto alla media nazionale: -37,5% contro -7,9%. Si tratta di un segnale importante, visto che tale strumento interessa le realta' produttive piu' piccole, che rappresentano la maggior parte del nostro tessuto economico".

Nel dettaglio, tra giugno e luglio l'aumento delle ore autorizzate di "cassa" ha inciso in maniera piu' netta nella provincia di Terni (+59,1%) rispetto a Perugia (+6,3%). A livello regionale l'unico settore in cui si e' registrato un incremento del ricorso agli ammortizzatori sociali e' stato quello dell'industria (+65,3%), mentre in altri il segno e' stato negativo: edilizia -8%, artigianato -29,8% e commercio -59,8%.
 

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