Mobilità - Ciccone: "Istituire il biglietto unico regionale"
PERUGIA - “Con la costituzione dell’Azienda Unica Regionale del trasporto pubblico “Umbria Mobilità” cambia totalmente il quadro di riferimento politico e istituzionale del settore locale.
Come Comune di Perugia – afferma l’assessore alla Mobilità, Roberto Ciccone - non siamo più nella precedente situazione in cui l’Ente era proprietario del 50% circa di APM e contemporaneamente proprietario di maggioranza di Minimetro. Questa condizione determinava un rapporto politico e istituzionale molto stretto tra Amministrazione Comunale e aziende che fornivano il servizio nell’area del Comune stesso. Oggi l’orizzonte è necessariamente quello regionale: il Comune di Perugia possiede il 22% dell’intera azienda regionale del trasporto mantenendo la maggioranza di Minimetrò che, come noto, è al momento fuori dall’azienda stessa.
Questo significa, prima di tutto, che dal punto di vista di una valutazione strettamente politica è necessario e urgente arrivare a istituire il biglietto unico regionale.
Questo passaggio, che sarebbe stato necessario avviare già nei mesi passati, diventa ora di assoluta priorità. Il biglietto unico regionale è fondamentale sul piano della certezza di reciproci rapporti di parità e trasparenza tra le varie istituzioni pubbliche (Comuni, Province, Regione) ed è indispensabile sul piano strategico in quanto, disporre da subito di una comunità tariffaria unica, è condizione primaria e necessaria per il successo della riforma endoregionale del trasporto pubblico locale (TPL) che abbiamo intrapreso con la costituzione dell’azienda unica Umbria Mobilità.
Ricordo che Perugia per prima (e unica) ha provveduto da tempo a una ristrutturazione del proprio servizio pubblico di trasporto (che rappresenta il 50% di tutta la regione) una nuova tariffazione, sulla quale, come noto, stiamo lavorando per apportare modifiche e miglioramenti. Con la mancanza di un biglietto unico regionale, che permetta in maniera più agevole lo spostamento verso il capoluogo, e il rischio reale di ulteriori tagli, si evidenziano delle crepe del sistema di trasporto locale che rischiano di penalizzare ulteriormente Perugia.
Ipotizzo una tariffa base a livello regionale con un incremento minimo e sicuramente condivisibile pari ad un 20% (il costo del ticket da 1€ ad 1,20€) che avrebbe la capacità di finanziare il trasporto pubblico regionale: si potrà ovviamente tener conto di una serie di variabili come il biglietto urbano, extra-urbano, il valore chilometrico e il biglietto a tempo.
Sono consapevole che per arrivare a un biglietto unico regionale sono necessari tempi relativamente lunghi ma la sfida che abbiamo di fronte è la salvaguardia e il potenziamento del sistema di trasporto regionale: per questo motivo credo che si possano fare sforzi affinché già dalle prossime settimane gli enti e le aziende coinvolte possano avviare questo percorso.
Altro elemento di riflessione è quello sulla manovra correttiva del Governo che individua ulteriori e profondi tagli verso regioni e comuni colpendo per l’ennesima volta i servizi pubblici e i trasporti.
Un governo del tutto incapace ad affrontare la sfida dello sviluppo, del rilancio dell’economia e della crescita che sarà penalizzata dalle misure di contenimento della spesa che si appresta ad adottare.
La recente manovra del ministro Tremonti, che si somma ai tagli di inizio 2011, richiede una risposta politica e amministrativa che chiami a raccolta l’intera comunità regionale e l’impegno di tutta la maggioranza del governo regionale.
Ancora una volta dobbiamo e vogliamo razionalizzare il sistema del trasporto pubblico, renderlo più efficiente, ma non dobbiamo né vogliamo lasciare a piedi nessuna comunità della nostra regione.
Dobbiamo eliminare, laddove esistono, sprechi, costi inutili, inefficienze e ritardi, superando di slancio particolarismi e campanilismi oggi del tutto ingiustificabili, inutili e dannosi. Dobbiamo riuscire ad integrare virtuosamente tutti i vettori di trasporto (gomma/gomma, gomma/ferro, gomma/ferro/trasporto cosiddetto alternativo) se vogliamo abbattere costi, eliminare sprechi, migliorare il servizio per i cittadini.
In questo percorso di razionalizzazione e di efficientamento dobbiamo caparbiamente salvaguardare il valore del lavoro, dell’occupazione e della sicurezza nei luoghi di lavori.
La regione dovrà guidare questo processo avendo come elementi strategici di riferimento, da una parte, l’idea della solidarietà regionale e, dall’altra, la costruzione di un sistema “uguale” nell’intera regione, corretto, democratico e assolutamente oggettivo.
Il suo strumento operativo, l’azienda unica regionale, potrà essere con le sue specificità, non solo in grado di rispondere alle necessità di un nuovo trasporto regionale, ma anche, grazie al suo ventaglio di competenze, essere soggetto di elevata competitività a livello nazionale ed extranazionale: essere, in sintesi, uno degli elementi di crescita e di sviluppo della nostra regione”.

Thursday
25/08/11
14:56
i campanilismi dannosi li nutrite innanzitutto voi, cari politicanti perugini. perugia non è il centro del mondo.
eliminare gli sprechi significa fare ovunque come a perugia, con un biglietto a 1,50? e per cosa? per distribuire le penalizzazioni a tutto il feudo?
la scusa del governo centrale non durerà per sempre...