Dopo la notizia dell’arresto dei responsabili dell’enorme truffa ai danni di clienti e lavoratori del Gruppo Aiazzone, in attesa che per i nove dipendenti locali arrivi la cassa integrazione, il Comune ha posto in atto misure atte ad arginare il disagio economico derivante dalla perdita del lavoro e dare sollievo alle maestranze che ormai da molti mesi non percepiscono retribuzione.

Insieme a Sviluppumbria, alla Banca di Mantignana e alle organizzazioni sindacali, è stato approntato un Protocollo di Intesa che permette ai nove lavoratori di aprire un conto corrente presso la Banca di Mantignana per un’anticipazione del Tfr maturato. Il Comune di Corciano partecipa a questo accordo finanziando gli interessi, le commissioni e le spese che matureranno sui finanziamenti dell’Istituto di Credito. La Banca di Mantignana, dal canto suo, ha applicato tassi vantaggiosissimi, mentre Sviluppumbria è garante dell’operazione.

Per due lavoratori residenti a Corciano, inoltre, il Comune ha stanziato un contributo economico straordinario a sostegno del reddito familiare.

“Non è un caso che il Comune di Corciano – sostiene l’assessore allo Sviluppo economico, Cristian Betti – si sia impegnato con un tale dispiegamento di forze. Infatti, prevedendo in maniera lungimirante gli effetti che la crisi economico -finanziaria si sarebbe portata in dote, l’Amministrazione comunale aveva istituito nel 2009 il Tavolo della Crisi, realtà composta proprio da Amministrazione, sindacati ed associazioni di categoria per predisporre strategie e strumenti pratici da contrapporre alla congiuntura sfavorevole. Proprio il Tavolo aveva portato alla costituzione di un fondo per coloro che avrebbero perso il posto di lavoro.

Il Tavolo della Crisi è solo uno fra i tanti momenti di confronto fra Amministrazione comunale, Parti Sociali ed Associazioni di Categoria, che infatti sono continuamente a contatto per ogni atto di considerevole importanza nella vita socio-economica corcianese, come la predisposizione del bilancio di previsione dell’Ente, l’attivazione degli incentivi economici alle imprese, la pianificazione del territorio e gli interventi sulla mobilità. Questo tipo di impostazione rappresenta un modello di buone pratiche nella gestione di un territorio e delle sue dinamiche”.

“Da tempo stiamo seguendo passo dopo passo le vicende legate al Gruppo Aiazzone, ovviamente con particolare riferimento alla realtà del punto vendita locale, in stretta collaborazione con i lavoratori e con la CGIL, e stiamo ovviamente attendendo con ansia l’approvazione della cassa integrazione per i nove addetti locali. Ma aver potuto attingere direttamente dal fondo attivato per il Tavolo della Crisi ci ha permesso di essere tempestivi e avere a disposizione nell’immediato 16.600 euro da destinare all’emergenza, cosa che, in questo momento, per il nostro Comune come per gli altri, non è affatto scontata”.
 

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