Domani, domenica 14 agosto, parteciperò anch’io alla giornata di sciopero della fame e della sete a sostegno dell’iniziativa nonviolenta sulle carceri e sulla giustizia che da lungo tempo sta portando avanti Marco Pannella insieme ad altri esponenti radicali, tra cui l’on. Rita Bernardini. Sono già oltre 1600 i cittadini che hanno deciso di aderire a questo satyagraha affinché, dando seguito alle importanti parole pronunciate dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il Parlamento sia convocato in seduta straordinaria per affrontare un tema decisamente urgente per il nostro Paese quale quello della legalità. La situazione negli istituti penitenziari italiani è letteralmente drammatica ed esplosiva sotto tutti i punti di vista. Ogni giorno detenuti, in gran parte cittadini in attesa di giudizio e in stato di carcerazione preventiva, direttori, agenti, educatori, psicologi, assistenti sociali, medici, infermieri, personale amministrativo, volontari, cappellani sono costretti a vivere nel più profondo degrado, tra inenarrabili difficoltà. L’Umbria, con una popolazione carceraria raddoppiata rispetto a soli due anni fa (1700 detenuti rispetto ad una capacità di accoglienza di 700) non fa, purtroppo, eccezione. L’aumento di casi di autolesionismo, diversi dei quali conclusisi tragicamente, lo testimonia. A Terni, in particolare, nel giro di un anno si è passati da 280 a 370 reclusi mentre gli agenti di polizia penitenziaria effettivamente in servizio sono appena 166 e costretti a pesantissimi carichi di lavoro tra carenze di ogni tipo. Nella convinzione che il grado di civiltà di un Paese si misuri, in primo luogo, dal modo con cui vengono attuati democrazia e diritto, crediamo che anche un umile gesto di nonviolenza come, appunto, lo sciopero della fame e della sete per un’intera giornata, possa servire a far maturare piena coscienza e sensibilità e fornire un utile impulso alla soluzione di un assillante problema.

Francesco Pullia
della direzione nazionale di Radicali Italiani
 

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