Terni - Servono 2.440 nuove figure professionali ma il saldo è sempre negativo
TERNI - Quest'anno le imprese della provincia di Terni avranno bisogno di 2 mila 440 nuove figure professionali, ma il saldo con le uscite dal mondo del lavoro continuera' ad essere negativo. E' il quadro tracciato dall'indagine Excelsior, curata da Unioncamere e dal ministero del lavoro, sui fabbisogni professionali espressi dalle aziende.
Sul fronte delle entrate, il rapporto evidenzia che oltre il 50% delle assunzioni riguardano il settore dei servizi (1.560) e in particolare il commercio (510), mentre 560 riguardano l'industria e 310 le costruzioni. Un quarto dei contratti che saranno siglati sono a tempo indeterminato, mentre il 44,5% sara' a tempo determinato o perche' stagionale o perche' si tratta di un'assunzione destinata a coprire un picco di attivita'.
Le nuove assunzioni - emerge dall'indagine - pero' non saranno sufficienti a chiudere il 2011 con un saldo positivo, visto che al 31 dicembre usciranno dal mercato del lavoro 2.920 unita'. Il bilancio tra entrate e uscite risultera' dunque negativo per 480 unita' (nel 2010 aveva raggiunto quota 570). Tra i vari comparti il commercio e' l'unico settore che al 2011 chiude con un tasso positivo tra entrata e uscite (+1,7%), che tradotto vuol dire 120 nuovi posti di lavoro.
La quota di assunzioni per le quali sara' richiesta un'esperienza specifica nella professione o nel settore risulta particolarmente alta nell'industria in senso stretto (67,9%) e nelle costruzioni (64,9%) e questo, secondo l'ente camerale, spiega almeno in parte le maggiori difficolta' a trovare personale segnalate dalle imprese di questo settore rispetto ad altri comparti. Il commercio, i servizi alle persone e gli ''altri servizi'' sono invece i settori che indicano una maggiore disponibilita' ad inserire persone senza esperienza o con una generica esperienza di lavoro.
Le imprese, inoltre, riserveranno, in modo esplicito, ai giovani under 30 il 29,7% delle assunzioni. I settori maggiormente orientati all'assunzione di giovani, sono l'industria (alimentare, tessile-abbigliamento, legno-mobili) che nel 64,2% dei contratti ricerchera' giovani under 30, segue il commercio con 39%. ''Anche quest'anno - spiega il presidente della Camera di commercio Enrico Cipiccia - per il terzo anno consecutivo si prevede un saldo negativo tra le nuove assunzioni e le uscite dal mondo del lavoro provinciale a dimostrazione di quanto sia persistente il periodo di difficolta' occupazionale ed economica che colpisce non solo il nostro territorio ma tutti i Paesi piu' industrializzati.
Tuttavia dai dati Excelsior emerge che il saldo del -1,2% del 2011, seppur negativo, risulta migliore rispetto al -1,5% del 2010 e al -1,4% del 2009''.

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