di Nicola Bossi
PERUGIA – Immaginate la città vecchia con stendardi colorati, l’aria tesa e festosa tipica della sfida, il rullare di tamburini che annunciano l’ingresso di un corteo, le chiarine e la magnificenza di un drappo dipinto: premio per i migliori. Uno spettacolo unico che soltanto le rievocazioni storiche – molte in Umbria….nonostante quello che dice e pensa la Ministra Brambilla – sanno infondere ad un popolo che ricorda e reinterpreta le sue radici. Ecco tutto questo, magari con un po’ di tempo e tanta passione, può finalmente accadere anche a Perugia dato che l’unità operativa centro storico del Comune, le associazioni di commercianti, associazioni varie, storici e semplici appassionati si sono riunite in un pensatoio ufficiale per partorire il ritorno all’era del Comuni Medioevali.

Il Palio del Grifo e del Leone; il palio di una città mai doma che dopo aver abbracciato l’internazionalismo culturale, con le sue Università, ora vuole fare un passo in avanti riappropriandosi di un passato gloriosa come dimostra il suo centro storico. Il progetto, ancora in divenire, però, ha già dei puntelli ben definiti. Per la rievocazione storica, teatrale (i fatti e i personaggi più importanti) e scenografica si intende dividere la città nelle sue 5 porte storiche: Porta Sole, Porta S.Pietro, Porta Eburnea, Porta S.Susanna e Porta S.Angelo.

Ad ogni porta corrisponderà quella parte di Perugia che un tempo varcava per raggiungere dal contado (ora frazioni, borghi e cittadelle più popolose del centro) l’acropoli. Secondo paletto: il palio vero e proprio si baserà su più giochi storici anticamente praticati. Si stanno studiando le varie formule per la lotta non cruenta della sassaiola, per il ritorno al “gioco del pallone” e spazio alle armi tipiche medievali: l’arco storico (a Perugia esiste la compagnia di Fortebraccio specializzata nella rievocazione del periodo del più grande dei Capitani di Ventura) e la balestra. Nei giochi del Palio si sta ipotizzando di formare due squadre: quella del Leone che rappresenterà la parte bassa del centro; quella del Grifo che sarà il simbolo della parte alta.

Se le sfilate, il lancio delle sfide e le rappresentazioni teatrali avranno come teatro i borghi antichi e Corso Vannucci; il Palio sarebbe dislocato nel tempio per eccellenza dei grandi eventi perugini: lo stadio Santa Giuliana. Il periodo che si sta studiando da riproporre anche nei costumi d’epoca: oscilla tra il 1200-1300. Ogni Porta avrà la sua taverna che servirà anche per finanziare l’evento. Non è stato ancora deciso in che mese far correre il Palio, ma siamo ancora solo all’inizio di un grande viaggio che in tanti sognavano e chiedevano da tempo.
 

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