PERUGIA - L'arcivescovo di Perugia e vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, monsignor Gualtiero Bassetti, auspica ''un ripensamento da parte delle competenti autorita' circa l'utilizzo della pillola RU486, in day hospital, perche' con tale provvedimento si faciliterebbe, ancora di piu', la pratica, purtroppo assai diffusa, dell'interruzione volontaria di gravidanza''.

Lo ha detto lo stesso presule, riferendosi al provvedimento adottato dalla giunta regionale, nell'omelia pronunciata stamani in cattedrale in occasione della festa di San Lorenzo, uno dei patroni della citta'.

''Come vescovo - ha osservato Bassetti - non posso ignorare alcune situazioni di degrado, cui ormai per una certa sommessa acquiescenza non si fa piu' caso. Mi riferisco ai tanti episodi di disordine morale che ho piu' volte sottolineato e che vanno contro il valore della persona, della famiglia e della vita''.

Le linee guida relative al percorso assistenziale per la donna che richiede l'interruzione volontaria della gravidanza farmacologica tramite la Ru486 preadottate il 26 luglio scorsa dalla giunta regionale dell'Umbria prevedono il trattamento in day hospital o, in particolari condizioni, in regime di ricovero ordinario. A predisporre le linee guida e' stato un comitato tecnico-scientifico in base ad un confronto, cominciato nel novembre dello scorso anno, con le societa' scientifiche, le associazione degli utenti e gli organismi di pari opportunita'.
 

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