PERUGIA - "I dati resi noti dall'Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, fotografano una situazione umbra in costante peggioramento: nel mese di maggio l'Inps ha autorizzato nella regione 3 milioni 944 mila 515 ore di Cassa integrazione guadagni, con un incremento del 175 per cento rispetto ad aprile ed addirittura del 257 per cento rispetto al maggio 2009. Con questi tristi risultati l'Umbria si colloca al secondo posto su scala nazionale per incidenza di lavoratori in Cig sul totale dei lavoratori dipendenti: siamo a 23 mila 203 su 271 mila 490, pari all'8,5 per cento (la media nazionale e' del 4 per cento), ai quali vanno aggiunti gli oltre 10 mila che hanno perso definitivamente il proprio posto di lavoro". E' il commento del consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd), alle cifre fornite dall'Osservatorio Regionale sul mercato del lavoro.

"Se si suddividono i dati per tipologia - prosegue - si nota come ben 19 mila 748 lavoratori usufruiscono della Cig in deroga, mentre in 1.885 percepiscono la Cassa integrazione ordinaria ed in 1.571 la straordinaria. La Cig in deroga aumenta a ritmi vertiginosi, piu' 356 per cento tra aprile e maggio e piu' 7 mila 554 per cento rispetto al 2009. Se trasliamo questi dati nel territorio dell'alto Chiascio, ci accorgiamo che nei primi cinque mesi del 2011 sono state gia' piu' di 140 le aziende che hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali in deroga, di cui la maggior parte nel settore dell'edilizia, del commercio e della ristorazione, per un totale di circa 700 dipendenti".

"In questo contesto - secondo Smacchi - e' necessaria una rinnovata sinergia economica ed istituzionale in grado di costruire in tempi rapidi un nuovo grande patto sociale che in parte ha gia' iniziato a camminare attraverso le prime linee di intervento messe in atto dalla Regione sia con il Piano per il lavoro, che con il Piano di semplificazione amministrativa, ma i tempi sono stretti, occorrono interventi rapidi e mirati per arginare soprattutto la moria di piccole e piccolissime imprese che spesso scompaiono nel silenzio, e programmare una serie di interventi concreti e tangibili in grado di aiutare chi ancora riesce seppure a fatica a produrre e garantire occupazione".

"Per questo - conclude Smacchi - ritengo necessario proseguire un confronto serrato con le rappresentanze delle imprese e dei lavoratori anche nel periodo feriale, a partire dall'iniziativa di giovedi' prossimo a Gualdo Tadino, per far si' che dal mese di settembre, a partire dalla vertenza piu' grande che e' quella della Merloni, fino ad arrivare alle difficolta' delle imprese unipersonali, si possa mettere in campo un unico grande progetto di rilancio, da portare sul tavolo del Governo, che non puo' certo continuare all'infinito a svolgere la mera funzione di notaio della situazione come ha fatto fino ad oggi".
 

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