Terremoto Marsciano/Pd: "Basta polemiche infondate e uniti per la ricostruzione"
Nelle ultime settimane abbiamo assistito sulla stampa locale ad un rincorrersi di articoli nei quali le forze di opposizione hanno manifestato dure valutazioni rispetto alle scelte operate dall’amministrazione comunale nel Bilancio preventivo 2011 approvato un mese e mezzo fa in consiglio comunale. Il diritto/dovere di critica e controllo dell'opposizione è sacrosanto ma ad esso dovrebbero seguire proposte alternative che, ne gli articoli di stampa, ne il dibattito in consiglio comunale, ci hanno dato modo di conoscere.
Il partito democratico di Marsciano, che ha partecipato e discusso con i suo rappresentanti in consiglio le linee strategiche dell’atto di programmazione, è pronto a difenderle e a rivendicarne la bontà politica e gestionale. Ma vogliamo ancora una volta sottolineare che i pesanti tagli del governo sui trasferimenti agli enti locali, hanno imposto all’ente alcune scelte obbligate al fine di continuare a mantenere il livello di servizi sinora garantiti ai cittadini: come la vendita di pezzi di patrimonio non pregiato, l’adeguamento, ove necessario, delle tariffe di alcuni servizi e la richiesta, alle famiglie con redditi medio-alti, di una compartecipazione alle spese per accedere ad alcuni servizi a domanda individuale.
A parte il fatto che vendere pezzi di patrimonio comunale che ormai non svolgono più la funzione per la quale erano stati realizzati, è una scelta tutt’altro che sbagliata, sia politicamente che economicamente, ma in ogni caso, quali sono le alternative che, in un simile scenario, si propongono? Governare un Comune di questi tempi è cosa oltremodo faticosa e ingrata, servono la creatività e le proposte di tutti e se le forze di opposizione ne hanno di migliori, siamo pronti a discuterle insieme e a valutarle.
Noi, sinora, dalle opposizioni abbiamo sentito solo tante polemiche poco costruttive e molto spesso prive di fondamento (come nel caso della farmacia), senza che nemmeno ci si prendesse il disturbo, almeno da parte delle forze di sinistra, di accennare alle pesanti responsabilità che fanno capo al governo nazionale nell’aver messo in ginocchio le amministrazioni locali e regionali, anche quelle virtuose come la nostra, con le ultime manovre finanziarie (alla faccia del federalismo!).
Ma una piccola e dolente nota polemica ce la vogliamo permettere anche noi: sulle questioni, anche quelle più drammatiche e complesse come la vicenda del terremoto, in cui non si trovano argomenti per criticare e attaccare il lavoro della Giunta Todini, si ode un silenzio assordante. Se alle forze di opposizione stanno davvero tanto a cuore il bene e i diritti dei cittadini marscianesi, a maggior ragione, ci auguriamo, vorranno difendere quelli di chi ha perso anche il diritto a vivere nella propria casa!
Almeno in questi frangenti, occorre un po’ di generosità in più, meno calcolo elettorale e più impegno comune per riuscire a lottare uniti e farci ascoltare da un governo che, fino ad ora, ha trattato i diritti dei cittadini marscianesi colpiti dal sisma, come diritti di serie B!
Chiediamo a tutte le forze politiche di Marsciano di unirsi alla richiesta che i parlamentari umbri, dopo l’appello rivolto loro dal sindaco Todini, hanno inviato al ministro Tremonti a al sottosegretario Letta, affinché si convochi quanto prima un tavolo tra Regione, Governo, protezione civile e amministrazioni comunali coinvolte, per individuare insieme il percorso per reperire le risorse indispensabili al completamento della ricostruzione.
La Regione ha fatto la sua parte stanziando 15 milioni di euro e senza ricorrere a prelievi fiscali aggiuntivi, ma ora serve che anche il governo reperisca i restanti finanziamenti necessari per far rientrare nelle loro abitazioni i tanti cittadini delle frazioni di marsciano che ormai da quasi due anni ne sono fuori.
Il Pd di Marsciano esprime tutta la sua gratitudine e il suo appoggio al lavoro sinora svolto dal Comune di Marsciano e dalla Regione e fa appello a tutte le forze di maggioranza e opposizione affinché non facciano mancare il loro sostegno nell’interesse di una causa che richiede l’unità e la determinazione di tutti.

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