Sanitopoli/ Laffranco: gioco falsato, Marini, Boccali e Guasticchi battano colpo
PERUGIA - ''L'abbiamo detto, scritto, ripetuto fino alla noia: in Umbria c'e' un sistema di potere che fa capo ad una certa sinistra che impedisce il cambiamento politico e la crescita della regione. Invero, siamo stati gli unici ad affermarlo, nel silenzio, talora interessato, di tanti. Ci hanno detto che era il nostro alibi per le sconfitte elettorali. Media, associazioni, corporazioni, potentati di vario genere, che hanno trovato piu' semplice essere sordi o addirittura conniventi con il sistema di potere della sinistra, magari dileggiando le nostre denunce. Qualche solone ci ha dato lezioni politiche, mentre in Umbria il cambiamento era reso davvero impossibile da questo sistema perche' il gioco era falsato. Lo diciamo senza voler nascondere i nostri limiti, che ci sono e vanno corretti tempestivamente per essere all'altezza delle sfide odierne'': lo dice, in una nota sull'inchiesta Asl 3, il vicecapogruppo Pdl alla Camera, Pietro Laffranco.
''Il tempo pero' - continua Laffranco - e' sempre galantuomo. Dira' se ci sono responsabilita' penali, ma ha gia' detto che c'e' un articolato sistema di potere che fa capo ad una certa sinistra, che pervade molti campi, economici, sociali e culturali, ai limiti della legalita', comunque insistendo in una zona grigia situata tra cio' che si puo' fare e quello che non si dovrebbe fare''.
Secondo Laffranco, ''il tempo di crisi in cui viviamo impone anche a livello regionale un deciso cambiamento: ora sta a chi governa decidere se tentare di difendere l'indifendibile, oppure mettere mano alla situazione con determinazione. Senza manicheismi ma anche senza illusionismi. Lasciamo che la magistratura faccia il suo corso, sempre in un preciso regime di garanzie per tutti che neppure l'emergenza puo' far venire meno in un paese democratico. La politica, invece, agisca senza tentennamenti, si autoriformi, recuperi autorevolezza e, cosi', la fiducia dei cittadini. E' il momento della responsabilita' e non quello dell'ignavia. Pur sapendo che anche una grande opera riformatrice potrebbe non salvare questa nostra Umbria, tutti abbiamo il dovere di provarci. Marini, Boccali, Guasticchi & c. - conclude Laffranco - battano un colpo subito o potrebbe esse troppo tardi''.

Wednesday
10/08/11
10:19
Il problema e' che la destra ha lasciato soli quelli che si sono battuti contro il sistema, sono stati schiacciati e rimossi. Ma quanti bravi medici sono stati allontanati, rimossi dagli incarichi e scavalcati senza che nessuno abbia mosso un dito?
In Umbria, almeno mi dicono, c'e' il delitto di lesa maesta' e la censura sulla stampa, non si pubblica niente che non piaccia a lor signori. Alcune specializzazioni sono state distrutte, reparti e specialita' ai vertici mondiali annullate e nessuno ha aperto bocca. La destra si munisca di un gruppo di medici clinici con credibilita' nazionale e bravi professionalmente e non anceh loro amici del principe e cominci a combattere e controbattere colpo su colpo. Non solo sull'annoso problema delle liste di attesa e su Pantalla ma su casi clinici specifici. per esempio a 5 anni dalla legge sull'accreditamento che dovrebbe stabilire quali repati hanno la qualita' che la regione vuole quanti sono i reparti CLINICI che soddisfano le richieste? In altre regioni tipo Emilia Romagna quasi tutti sono stati visitati e valutati. In Umbria?. perche' non chiedere e non fare una bella interrogazione?
Allora si che il sistema crollera' senno' chi e' con voi sara' ridotto al silenzio e sbeffeggiato da chi quasi analfabeta dirigera' e chi e' con loro fara' carriera. Bisogna far capire che sono dei somari! Pubblicare i curricula dei medici online secondo la legga Brunetta