Basell/ Stufara (Prc) denuncia: il polo chimico di Terni è in un vicolo cieco
PERUGIA - Il piano per il rilancio del polo chimico ternano, basato sulla vendita degli impianti di proprieta' della Basell per la produzione di polipropilene alla Novamont, come fase transitoria in vista dello sviluppo della chimica verde, ''e' giunto ad un vicolo cieco perche' e' mancata la capacita' di imporre la superiorita' dell'interesse pubblico su quello privato'': lo afferma il capogruppo del Prc in consiglio regionale, Damiano Stufara, che chiama in causa le istituzioni nazionali e locali di non aver ''mai saputo mettere effettivamente in discussione il carattere privato della trattativa, lasciando alla multinazionale l'ultima parola''.
Secondo Stufara, Basell non aveva alcun interesse a vendere, anche per diventare, com'e' successo, il soggetto che oggi decide il prezzo del polipropilene su scala globale. In una nota della Regione, Stufara critica anche l'accettazione della cassa integrazione fino a dicembre in cambio del nulla osta per la bonifica degli impianti, perche' - spiega - in questo modo ''si e' stabilito che gli interessi di un'azienda, anche quando entrano in contraddizione con un intero territorio, non possono essere subordinati ad alcunche'''.
''Se Basell ha intenzione di avviare le operazioni di bonifica a settembre - conclude Stufara - per la chimica ternana serviranno ben altre misure da parte del Governo e della Regione per impedire l'ennesimo saccheggio del nostro territorio''.

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