Successo per iniziativa con Massimo Rossi a festa di liberazione di Villastrada
Si è svolta ieri alla festa di Liberazione di Villastrada (Castiglione del Lago), in un’area dibattiti gremita di pubblico, l’iniziativa dal titolo “crisi e amministrazioni locali”.
Ha aperto gli interventi l’assessore regionale Stefano Vinti il quale ha rivendicato le scelte della Regione Umbria in materia di tutela delle fasce più deboli, nonostante i tagli del Governo centrale la Ragione ha infatti evitato la reintroduzione dei ticket e si avvia a lanciare un piano di finanziamenti pubblici per l’acquisto della prima casa per le giovani coppie.
L’intervento dell’assessore provinciale ai trasporti Luciano Della Vecchia ha messo in rilievo le enormi difficoltà che attraversano gli enti locali e non solo causati dalle politiche di austerity che l’Europa dei banchieri esige dai governi nazionali per salvaguardare i privilegi di ricchi e speculatori, “se non si mette in discussione questo sistema alla radice nessun servizio di trasporto, una volta privatizzato riuscirà a garantire la copertura di un territorio come quello della provincia di Perugia, fatto di una vasta rete di piccoli e piccolissimi centri. Grazie alla presenza di Rifondazione si tiene fermo il punto sulla pubblicità e universalità di questo e di altri servizi”
Il Sindaco di Castiglione del Lago, Sergio Batino ha raccolto sostanzialmente le aperture e lo spirito propositivo del Prc, mettendo in luce come anni di privatizzazioni dei servizi ne abbiano fatto precipitare la qualità a danno dei cittadini. “il Comune oggi deve fare i salti mortali per garantire i servizi minimi essenziali, soprattutto a tutela delle face più deboli” ha spiegato Batino, il quale ha auspicato un sempre più intenso confronto tra le forze progressiste del territorio proprio per affrontare la crisi drammatica in cui il Governo delle destre sta precipitando il Paese.
Nelle sue conclusioni Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra ha messo l’accento sull’urgenza di costruire un fronte democratico per liberare il Paese dall’anomalia berlusconiana, sapendo ben però che la FdS e il Prc non si renderanno complici di politiche di tagli e di austerity se un governo di centrosinistra dovesse intraprenderle. “porteremo i nostri voti come contributo per cacciare Berlusconi, ma continueremo in ogni caso a stare dalla parte dei lavoratori, come a Pomigliano e Mirafiori. I compagni del PD escano dall’ambiguità del sostegno a Marchionne, che potenzialmente è più pericoloso di Berlusconi stesso”

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