PERUGIA - Tornano alla ribalta le bische clandestine in Umbria. I carabinieri di Assisi e Bastia Umbra hanno individuato  due bische clandestine ove si praticava il poker texano d'azzardo e alla denuncia di 50 persone per aver organizzato o partecipato a veri e propri tornei illegali di Texas Hold'em, con in palio montepremi fino a 1.000 euro.

Tutto questo seguendo le mosse di uno staniero che in molti conoscevano per la sua professione occulta di croupier. L'uomo, un iraniano di 30 anni, li ha portati diretti in due circoli privati  uno nel centro di Bastia Umbra e l'altro a Santa Maria degli Angeli

I militari hanno così identificato una cinquantina tra giovani ad anziani, imprenditori e disoccupati: risponderanno dei reati di esercizio o partecipazione a gioco d''azzardo con l''aggravante, per alcuni, di aver commesso il fatto in un pubblico esercizio. In base al sistema escogitato dai cinque organizzatori (tra i quali il 30enne iraniano) veniva richiesta una quota minima di partecipazione (intorno ai 30 euro), si stilava l'elenco dei partecipanti e si dividevano le somme incassate in premi (dal primo all'ottavo). L'assegnazione delle vincite avveniva secondo il criterio dell''eliminazione diretta: vale a dire che il giocatore, una volta finiti i gettoni da gioco, doveva lasciare il tavolo, determinando la classifica in modo inequivocabile.

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