Un ennesimo atto di denuncia delle drammatiche condizioni in cui versano i penitenziari umbri.
Questa volta è stato un 36enne originario di Rieti a togliersi la vita ieri sera nel carcere di Capanne, a Perugia, inalando gas da una bomboletta nel bagno della sua cella.
Un gesto che ancora una volta invita a considerare e riflettere su dati che parlano chiaro: oltre 1700 sono i detenuti ospitati nelle carceri umbre a fronte di una capacità di accoglienza dei quattro istituti di 700 persone. Il sovraffollamento determina conseguentemente difficoltà di organizzazione e gestione delle strutture detentive in cui i reclusi sono quotidianamente sottoposti a torture ancor più aspre in un mese, come questo in corso, in cui caldo e umidità in spazi limitati soffocano il respiro e costringono a uno stato a dir poco disumano.
Gli obiettivi posti in essere da questa amministrazione, in particolare in materia di sanità penitenziaria e reinserimento sociale e lavorativo, non potrebbero che essere conseguenza di una più radicale e urgente riforma della Giustizia e della sua appendice penitenziaria, quella che noi come Radicali proponiamo da anni, quella che chiediamo diventi una priorità rispetto ad ogni altra urgenza della politica del nostro Paese.
Tali riforme legislative strutturali possono essere realizzate solo con il traino -obbligato per legge- dell' aministìa, atto formale e controllato.
Chiediamo per questo alle istituzioni locali e innanzitutto alla Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini di unirsi alla nostra battaglia e in particolare di aderire all'appello sull'iniziativa nonviolenta di Marco Pannella, perché i problemi vengano risolti e non rinviati -quindi aggravati- e perché l'Italia possa in qualche misura essere considerata una democrazia.

Liliana Chiaramello, Segretaria RadicaliPerugia.org
Andrea Maori, Tesoriere RadicaliPerugia.org

I deputati umbri del Pd Gianpiero Bocci e Walter Verini, venuti a conoscenza dell'ennesimo suicidio avvenuto presso la casa circondariale di Capanne, hanno dichiarato congiuntamente che: “Tale drammatico gesto è un altro segnale che conferma il malessere profondo che stanno vivendo le carceri umbre". “Le morti in carcere e gli atti di autolesionismo - hanno aggiunto i due deputati - sono segnali inequivocabili, occorre quindi attuare quanto prima politiche penitenziarie che decongestionino gli istituti oltre che investimenti sulle misure alternative alla detenzione e sull’aumento di agenti di polizia penitenziaria, di educatori, di assistenti sociali e psicologi".
A tal scopo Bocci e Verini annunciano che già domani mattina saranno nuovamente in visita presso il carcere di Capanne per acquisire ulteriori elementi sulla vicenda.
Al termine della visita al carcere di Capanne i due deputati terranno una conferenza stampa presso la sede del PD regionale alle ore 11,30.
 

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