Giostre storiche/ La Provincia alla Brambilla: in Umbria gli animali sono amati
PERUGIA - ''Gli animali delle giostre non sono strumento, ma protagonisti amati, rispettati e invocati'': e' quanto ha sottolineato l'assessore alla cultura della Provincia di Perugia, Donatella Porzi, dopo l'esclusione della Quintana di Foligno e ''delle giostre e palii umbri che si corrono con cavalli, asini e altri animali'' dalla lista del Patrimonio d'Italia. ''I contradaioli o quintanari - ha aggiunto l'assessore provinciale - assicurano un benessere agli animali impegnati nelle corse di altissimo livello: vietando e vigilando sul doping prima durante e dopo le corse, investendo su stalle e servizi veterinari per tutto l'anno e contribuendo con puro volontariato ad allenare, curare e amare questi animali tutti i giorni, anche a Natale e Ferragosto''.
''Sia i cavalli che gli asini 'da corsa' - ha sottolineato ancora l'assessore Porzi - sono sollecitati esclusivamente con dei frustini omologati per le gare internazionali e olimpiche dell'ippica. Il ministro deve conoscere queste realta' prima di dare un giudizio che non risponde al rispetto degli animali e ai flussi turistici registrati''.
Secondo Donatella Porzi, riferisce una nota della Provincia, ''la passione e il movimento turistico che animano la Quintana, la Corsa dell'Anello, i Giochi de le Porte, la Festa d'Autunno, le Gaite, il Calendimaggio, il Palio di Montefalco e altre manifestazioni storiche sono dati che probabilmente il ministro Brambilla per una scarsa conoscenza dell'Umbria ha totalmente ignorato''. '
'Il pregiudizio, di qualsiasi natura esso sia, non deve mai influire sulla valutazione di eventi culturali e rievocazioni storiche che rappresentano le radici e una fonte di ricchezza del popolo umbro'', ha concluso l'assessore.

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