Domenica 31 luglio ho partecipato a Valpiana alla tavola rotonda “Il Catria: un polmone verde per il turismo ambientale” nel quadro delle iniziative promosse in occasione della Festa della Montagna organizzata dalla “Associazione Pro Catria”, associazione che vede Comuni, Enti Locali ed Associazioni sia delle Marche che dell'Umbria sostenere questo meraviglioso territorio e promuoverne le specificità ambientali, culturali, sociali, storiche ed enogastronomiche.
Alla tavola rotonda hanno partecipato amministratori e rappresentanze istituzionali delle Regioni Marche ed Umbria, delle Province di Pesaro-Urbino e di Perugia, della Comunità Montana dell' Esino ed imprenditori di settore.
Nel mio intervento ho focalizzato l'attenzione su tre questioni che da tempo cerco di sostenere e rilanciare in ogni occasione:
1.Attivazione del Distretto Rurale già individuato per il territorio in questione: è necessario che le Regioni Umbria e Marche procedano speditamente a compiere i passi necessari per completare i percorsi iniziati e dotare quanto prima questo territorio di un ulteriore e più avanzato strumento dalle forti potenzialità per rispondere soprattutto ad esigenze di attenzione dei luoghi marginali e di popolazioni che “soffrono” per rimanere in zone montane;
2.Organizzazione di un Convegno, di un Seminario, o di qualsiasi altra iniziativa da tenersi in un luogo baricentrico e simbolico dell'Appennino che, con il coinvolgimento delle massime rappresentanze politiche ed istituzionali marchigiane ed umbre, dia nuovo slancio all'idea “La Montagna che unisce” che era emersa nell'ottobre dello scorso anno in un incontro tenutosi presso la badia di S. Emiliano in Congiuntoli e su cui avevo già sollecitato la Presidente Marini, anche dando seguito all'interesse per questa iniziativa manifestato dal Presidente Spacca;
3.Mettere in campo ogni iniziativa utile ad impedire il passaggio lungo la dorsale appenninica del gasdotto Snam Foligno-Sestino, ribadendo che la realizzazione di questa opera così come progettata avrebbe delle conseguenze devastanti per questa parte di appennino umbro-marchigiano, pregiudicandone lo sviluppo socio-economico.

Il Vice Presidente del Consiglio Regionale
Orfeo Goracci
 

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