Calai/Sinistra per Gualdo: nè con Morroni-Monacelli,né col PD. Risposte concrete
Durante l'assemblea organizzata nell'ambito dell'Estate democratica, anche alla luce dell'ultimo incontro con il Sindaco e la delegazione gualdese tutta di centrodestra, il presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini è opportunamente ritornata sulla questione Calai, rimarcando ancora una volta che ogni ipotesi di privatizzazione dei servizi nell'ottica della ridestinazione del nostro vecchio complesso ospedaliero non è nei programmi della Giunta regionale, schiaffeggiando definitivamente le sciagurate velleità di Morroni/Monacelli e chiudendo così una confusa diatriba che nascondeva il niente contenuto nella proposta della maggioranza.
Nessuna convenzione a carico del servizio sanitario regionale, dunque, e nessuna sottrazione di risorse ad ulteriore danno dei servizi pubblici che servono ai cittadini, ma solo il benvenuto ad investitori privati che intendano eventualmente proporsi per attivare da sè, secondo le dinamiche proprie dell'impresa e del mercato, un'offerta aggiuntiva, e non sostitutiva, di servizi: è questa la chiarificazione definitiva che la Marini, trovandosi a Gualdo, ha voluto una volta per tutte esporre, visto che, sull'esito dell'incontro dello scorso 8 luglio, nè il Sindaco nelle sue comunicazioni dell'ultimo consiglio comunale, nè la Monacelli tra i suoi tanti interventi pubblici, hanno mai riportato con la necessaria sufficienza e con un'adeguata trasparenza, senz'altro per non ammettere di aver preso delle sberle, a prescindere dal clima positivo del vertice istituzionale.
Bene ha fatto, ancora una volta, la presidente Marini a ricordare quanto noi abbiamo dato sempre per scontato. Si consente così di riportare la discussione sulla ridestinazione del Calai e sulla riqualificazione dei servizi socio-sanitari nella nostra Città su un binario serio e nell'ambito di un'interlocuzione e di un'azione sicuramente più concrete.
Detto questo, l'unità di intenti sul Calai che da più parti si richiede, talvolta con eccessiva pelosità, una sorta di feticcio utilizzato per nascondere i problemoni della maggioranza, è stata dapprima spazzata via dall'interno della stessa con i giochini dei monacelliani e con la crisi di Giunta ad essi seguiti, più recentemente dal Sindaco con quelle fallimentari prove di forza agitate contro le opposizioni a forza di millantati crediti e di convocazioni autoreferenziali dei consigli comunali. Parimenti, ciò che senza ulteriore indugio va sottolineato e va stigmatizzato è l'assenza assoluta di una proposta sul Calai da parte del Partito democratico. Ad oggi, al di là dei tatticismi politici e di maniera e dopo le coccole riservate alla Monacelli dall'esito non proprio soddisfacente, non è dato sapere cosa frulli nelle menti del gruppo dirigente democratico: un suo punto di vista sul merito delle problematiche inerenti il riutilizzo del Calai e gli obiettivi di riqualificazione dei servizi che vi dovranno essere ospitati, risulta tuttora non pervenuto.
E' per questo che su questa partita fondamentale per il futuro della Città non ci convincono nè i ritardi, i fallimenti e il fumo negli occhi del Sindaco, della Monacelli e della Giunta, nè i clamorosi silenzi del Partito democratico. Occorre certo ricostruire una solida unità cittadina affinchè si possa dare un contributo decisivo alla necessità di giungere in tempi rapidi e certi alla concretizzazione di questo grande obiettivo comune, ma per fare ciò è indispensabile ritornare una volta per tutte in consiglio comunale, chiarire definitivamente le posizioni di ciascuno e fare una sintesi, per il bene di Gualdo.
Dopo i chiarimenti della Marini, dopo che la coppia Morroni/Monacelli è stata riportata definitivamente a ragione e distolta da ogni ulteriore, vuoto ed inconcludente proposito, l'unità della Città per il Calai non può che ricostituirsi attorno ad una verifica della proposta che proviene dalla Giunta regionale e per quegli impegni precisi che servano a concretizzarla al più presto: continuiamo perciò a credere che rispetto alla conferma esatta dell'offerta di servizi ad oggi esistente solo ridislocata in termini logistici più appropriati, debba essere aggiunto un di più. Quel di più che è tuttora scritto nelle sollecitazioni e nelle proposte progettuali di Sinistra per Gualdo e su cui continuiamo a credere che si possa lavorare incontrando la disponibilità della Giunta regionale dell'Umbria e della ASL 1.
La nostra proposta giace tuttora indiscussa nell'ordine del giorno del consiglio comunale e prevede la realizzazione di una cittadella sanitaria, un polo sanitario e socio-sanitario complesso ed integrato, che metta in rete e valorizzi l’assistenza e la riabilitazione per anziani e disabili, punti sulla riqualificazione del centro di riabilitazione cardiologica, riqualifichi tutti i servizi territoriali e socio-sanitari ascrivibili al Centro salute della ASL nei settori della specialistica ambulatoriale, della prevenzione, dell’infanzia, della maternità, delle dipendenze e ricostruisca un rapporto proficuo di integrazione con i medici di base.
La realizzazione di questo progetto che è perfettamente in linea con le giuste e sacrosante aspettative dei gualdesi necessita del rispetto pieno del Protocollo di Intesa del 2005 o di una sua adeguata rivisitazione viste le trasformazioni che sono nel frattempo intervenute nel panorama della sanità umbra, deve salvaguardare il carattere pubblico dei servizi, deve porsi l’obiettivo di riqualificare e di potenziare dei servizi altrimenti destinati al tracollo, deve mettere al centro il cittadino ed i suoi bisogni, deve valorizzare il capitale umano e sociale del territorio, può contare sul valore aggiunto delle organizzazioni del volontariato e del Terzo settore, deve rispondere a criteri di equità di trattamento che il nostro territorio, in termini di impegni, di servizi e di risorse, merita al pari degli altri che fanno parte dello stesso bacino della ASL 1.
L'eventuale rivisitazione del Protocollo di Intesa del 2005 attraverso la sottoscrizione di un nuovo accordo di programma tra Regione, Comune ed ASL 1, così come proposto dal Sindaco Morroni, può costituire una modalità adeguata di lavoro solo se nell'ambito dei suoi obiettivi si introducono quegli elementi di forza, quel di più, scritti nella nostra proposta ovvero:
1- La struttura che attualmente ospita l'EASP deve continuare a svolgere una sua funzione ed in essa va previsto il mantenimento di almeno trenta-quaranta posti letti di Residenza Protetta da utilizzare per gli anziani con minore bisogno di assistenza;
2- I restanti posti di Residenza Protetta, quelli per gli anziani che richiedono un'assistenza più complessa, vanno ricollocati al Calai, insieme alla RSA, alla Comunità alloggio per disabili adulti gravi, al Centro diurno Alzheimer, con l’aggiunta di 6 posti per degenti, e ai servizi diurni socio-riabilitativi per disabili adulti e minori;
3- Va riconsiderata l'opportunità di assegnare a Villa Luzi la funzione per cui è stata ristrutturata, ovvero quella di un'unità di convivenza per anziani autosufficienti, ospiti di mini appartamenti indipendenti ma con ambienti comuni di socialità;
4- Il potenziamento della specialistica poliambulatoriale (odontoiatria, oculistica, pediatria, ortopedia, fisioterapia ecc.) del Centro Salute che può essere reso possibile e più funzionale grazie anche alla collaborazione con gli studi dei medici di base ed all'integrazione con la medicina del territorio. Una Casa della Salute, quindi, che renda effettiva l'integrazione tra ospedale, territorio e medici di base;
5- Il rilancio del Centro di riabilitazione per cardiopatici deve poter contare sull'introduzione di un servizio di day hospital in loco. Nelle condizioni operative attuali ed in assenza di risposte forti come quella sopra richiamata, il rischio di un progressivo ed ulteriore decadimento di questo servizio si fa sempre più concreto ed inevitabile, almeno nella collocazione del Calai;
6- Il rilancio dei servizi per l’infanzia, la maternità, la genitorialità, le dipendenze e la salute mentale, anche attraverso l'attivazione di un servizio di unità di convivenza per soggetti psichiatrici;
7- L’implementazione delle risorse e la riqualificazione dei servizi di assistenza domiciliare per anziani, disabili e non autosufficienti, la riorganizzazione dei servizi palliativi di cura per i malati terminali, la riqualificazione del servizio di guardia medica;
8- La possibilità di ripristinare a Gualdo un presidio di 118 che, in presenza di un polo sanitario così strutturato, possa garantire l'opportuna assistenza medica nelle prevedibili emergenze.
Solo su questa base ed in virtù di impegni precisi che entrino nel merito delle scelte e dei tempi che si stabiliscono per la loro realizzazione, è possibile, per parte nostra, dare una disponibilità affinchè possa essere ripristinata quella sostanziale unità di intenti che si richiede sul Calai. Un'unità fondata sulla chiarezza delle opzioni che si intendono effettivamente perseguire e perchè ogni passo successivo possa concretamente contribuire ad una soluzione concreta dell'annosa problematica. Un'unità che metta definitivamente al bando la propaganda di Morroni/Monacelli e i silenzi del PD. E' giunta l'ora delle risposte concrete per il rilancio economico e civile della Città e per la piena salvaguardia del diritto alla salute dei gualdesi.
Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini

Recent comments
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago