PERUGIA - Il centrodestra ''guarda con interesse alla proposta di legge in materia elettorale proposta dai colleghi Smacchi e Barberini'': lo dice il consigliere regionale Pdl Andrea Lignani Marchesani, secondo il quale ''eliminare il listino e' indubbiamente un passo avanti verso una democrazia partecipata e tutto cio' che va in direzione di un'effettiva rappresentanza va adeguatamente sostenuto''.

In una nota, Lignani ricorda che nel dicembre 2009 vi fu una ''approvazione frettolosa'' di quella norma, cui i gruppi di centrodestra diedero il loro via libera ''perche' in extremis evitarono con un compromesso una legge che nelle menti del centrosinistra presupponeva anche i capilista bloccati, scongiurando la nefasta conseguenza per il nuovo consiglio regionale di avere non l'attuale 20 per cento di nominati ma addirittura il 50 per cento''.

''Dovemmo pero' all'epoca - prosegue Lignani - ingoiare un assurdo premio di maggioranza al 65 per cento, assolutamente iniquo e contrario all'indirizzo che dovrebbe guidare tutte le leggi elettorali, quello cioe' di garantire governabilita' e rappresentanza. La Provincia di Perugia e, fino al prossimo rinnovo, i Comuni italiani tra 30.000 e 60.000 abitanti hanno lo stesso numero di Consiglieri della Regione Umbria cioe' 31 (compreso sindaco e presidente) ed i seggi sono assegnati nella misura di 19 alla maggioranza e 12 alle opposizioni con dette amministrazioni che si reggono molto bene dal punto di vista numerico. Non si comprende perche' solo la Regione Umbria debba garantire 20 seggi alla maggioranza e solo 11 alle opposizioni''.

Secondo Lignani, ''se veramente la proposta di Barberini e Smacchi va in direzione dell'equita', della rappresentanza e della democrazia'', anche il centrodestra fara' ''propria questa piu' che equa proposta di riportare al 60 per cento il premio di maggioranza per la coalizione vincente in consiglio regionale''.
 

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