ASSISI - Il rapporto sullo stato dell'ambiente nel comune di Assisi, redatto dal progetto agenda 21, fotografa impietosamente la mancanza di politiche ambientali di questi ultimi anni.
La raccolta differenziata è fra le più basse in umbria: 21% nel 2010 a fronte di una media regionale superiore al 31%. Di fatto Assisi è poco sopra a Napoli dove la raccolta differenziata è al 18%.

Scarsissimo l'utilizzo di fonti rinnovabili: solo 3 edifici pubblici impiegano energia fotovoltaica. In alcuni casi allarmante la situazione per quanto riguarda l'acqua. Oltre alle centinaia di famiglie non sono servite dall'acquedotto, diverse falde, fra Torchiagina, Santa Maria, Rivotorto e Capodacqua, sono inquinate da metalli pesanti, VOC e nitrati. Il rapporto di Agenda 21 usa un eufemismo "livello qualitativo delle acque non eccellente", ma in realtà in alcuni casi è preoccupante per la salute dei cittadini.

Neanche l'aria che respiriamo è buona, soprattutto a Santa Maria degli Angeli, dove il particolato (cioè le polveri da inquinamento di automobili dannose alla salute), supera abbondantemente (51 ug/mc) i valori limite (40 ug/mc).

Necessita immediatamente una svolta: raccolta differenziata porta a porta in tutto il comune, seria regolamentazione del traffico, soprattutto nei centri storici, interventi insieme a regione e provincia per la bonifica delle acque, un piano quinquennale che consenta di dotare tutti gli edifici pubblici di impianti fotovoltaici.
 

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