Gubbio/ Convergenza Comune, Regione, Provincia per rapido completamento S.S. 219
Piena convergenza istituzionale per una verifica sullo stato dei lavori del primo tratto della Pian d’Assino e accelerazione per il progetto del completamento fino a Montecorona…
GUBBIO - Piena convergenza istituzionale tra Comune di Gubbio, Regione Umbria, Provincia di Perugia per una verifica sullo stato dei lavori del primo tratto della Pian d’Assino e accelerazione per il progetto del completamento fino a Montecorona: è quanto emerso in conferenza stampa questa mattina, presenti il sindaco Diego Guerrini, il vice presidente del Consiglio regionale Orfeo Goracci, il consigliere regionale e presidente di Commissione Andrea Smacchi e il consigliere provinciale Luca Baldelli, promotore dell’iniziativa di conferenza.
Nel prendere la parola, Baldelli ha ribadito come l’impegno per la viabilità del territorio, oltre tutti i ritardi accumulati, deve portare ad una soluzione definita in termini chiari di tempi e risorse. «Oltre ai lavori iniziati nel primo tratto Madonna del Ponte -Mocaiana – ha ricordato Baldelli – è necessario arrivare in breve all’impegno per il completamento della S.S. 219, arteria di collegamento con l’Alto Tevere e dunque snodo per l’Alta Umbria. C’è indubbiamente il problema del reperimento delle risorse e di tagli alla finanza degli enti locali, ma dobbiamo essere convinti sostenitori dell’importanza della Pian d’Assino, che rileva criticità nei trasporti anche per il notevole transito di mezzi pesanti legati alla produzione in zona del circa 6 % del cemento d’Italia. Questa è priorità assoluta che deve recuperare una endemica situazione di isolamento e rientra negli obiettivi di riequilibrio territoriali dell’intera regione, in un sistema di snodo di collegamenti, con il completamento della Perugia–Ancona e l’ammodernamento della strada della Contessa, per la quale la Provincia ha già realizzato la sistemazione della galleria, pubblicata come esemplare nella rivista nazionale “Tunnel” e per la quale è già stato elaborato un progetto complessivo finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia .»
Nel prendere la parola, anche il vice presidente del Consiglio regionale Goracci ha ribadito come il territorio eugubino debba uscire dalla penalizzazione infrastrutturale, mettendo a ‘sistema’ risorse pubbliche e private, per raggiungere un risultato non più rinviabile. « L’azione sinergica che stiamo portando avanti come istituzioni – ha commentato Goracci – è positivo fattore di novità e spinta propulsiva per far convergere le volontà di risposta. Gubbio è collocata in posizione strategica per il collegamento con l’aeroporto di S. Egidio, con la Perugia – Ancona e le priorità devono essere chiare. La proposta concreta in Regione è un ordine del giorno congiunto che impegni la Giunta nella programmazione.»
Il consigliere regionale Smacchi ha stigmatizzato la lentezza di esecuzione dell’intervento nel primo tratto da parte dell’impresa, alla quale sono stati consegnati i lavori dal novembre 2010. «Desta qualche preoccupazione che un’opera, già finanziata con anticipo regionale per 22 milioni di euro su 6 km scarsi di strada, in 8 mesi, abbia realizzato poco più che la bonifica di ordigni bellici e le fondazioni del tracciato. Visto che la conclusione del tratto è prevista nel marzo 2013, non vorremmo avere qualche sgradita sorpresa. Questa arteria è funzionale all’intera Umbria e cerniera di collegamento con le Marche, dunque non debbono esistere più indugi anche se siamo consapevoli che ci sono situazioni di criticità pesanti, come l’ammodernamento della E 45, in particolare all’altezza di Collestrada. Va affrontata anche la questione ferroviaria, con l’idea di stazione comprensoriale e, tra enti preposti e comitati spontanei, dobbiamo tirare fuori le unghie, e fare ciascuno la nostra parte, anche di pressione sul Governo tramite l’esponente parlamentare Rocco Girlanda. »
Nel tirare le conclusioni e nel ringraziare i presenti per la disponibilità istituzionale, il sindaco Guerrini è stato chiarissimo: «Non accettiamo ritardi nell’esecuzione del tratto appaltato e nei prossimi giorni mi recherò di persona a controllare lo stato dei lavori. Chiediamo una politica regionale dei trasporti chiara e definita e la doverosa considerazione per un territorio di ‘cerniera’ come il nostro. Vanno reperite risorse per circa 100 milioni di euro per il completamento del tratto fino a Montecora e questo deve essere l’impegno di enti, istituzioni, cittadini. Se gli sviluppi non dovessero seguire l’iter voluto, non aspetterò le proteste ma sarò io a suscitarle. Anche la questione ferroviaria della Orte–Falconara è tutt’altro che chiusa e il mio impegno come sindaco sarà massimo e chiederò che nelle scelte si tenga conto di 3 elementi: la potenzialità dell’utenza, il minor costo nell’individuare il tracciato, lo snodo dei collegamenti. Però non mi faccio tirare per la giacca da nessuno, e in questo senso chiediamo al Comitato ‘Ultimo Treno’ l’azione di stimolo e l’appoggio ma non la demagogia. I cittadini si aspettano assunzioni di responsabilità e risposte certe: mi muoverò in tal senso e chiamerò tutti a raccolta, chiedendo anche all’onorevole Girlanda di farsi interprete presso il Governo di tali evidenze.»
E’ stato poi annunciato un incontro a settembre a Roma con l’ufficio progettazione dell’Anas, per definire tempi e impegni e la giusta attenzione per questa area dell’Umbria.




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