E 78/ Lignani Marchesani: come si fa a dirsi soddisfatti per proposta Ministero?
PERUGIA - “Come faccia l’assessore provinciale Caprini a dirsi soddisfatto riguardo alle novità inerenti la realizzazione del tratto umbro della E/78, francamente ci sfugge. D'altronde se lo stato dell'arte della strada E78 è in fase comatosa le responsabilità vanno principalmente ricondotte ai primi anni 2000 quando, con capitali pubblici ancora disponibili, i finti litigi tra i Sindaci di San Giustino e Città di Castello sul tracciato spianarono la strada ad altre priorità che la Regione Umbria, a conduzione folignate dell'epoca, colse al volo”. Il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl) interviene sulla questione del completamento della “Fano-Grosseto” nel tratto umbro.
“Oggi che la pacchia è finita e che non ci sono risorse pubbliche disponibili – aggiunge l’esponente del Pdl - si è di fatto certificato nella riunione al Ministero Infrastrutture del 28 luglio che questa arteria potrà essere realizzata nei tratti mancanti solo con capitale privato e con conseguente pedaggio. Non solo, il contributo pubblico, pari a solo il 33 per cento, sarà erogato alle ditte realizzatrici esclusivamente a opera finita. A questo – spiega Lignani Marchesani - aggiungiamo che saranno rivisti i tracciati al fine di tagliare i costi e questo farà fiorire nuovi comitati che si opporranno alla Strada di Grande comunicazione nella vicina Val Sovara e renderà il tracciato meno competitivo rispetto ad altri visto i cambiamenti che ne farebbero una sorta di raccordo con l'uscita autostradale di Bettolle senza un diretto coinvolgimento di Arezzo”.
Tutto questo, a giudizio di Lignani Marchesani, accade mentre i cantieri della Perugia-Ancona “sono freneticamente all'opera come si può vedere a occhio nudo. E quanto tutto questo costerà in termini di competitività al territorio dell'Alto Tevere è evidente. Al contrario altri comprensori vedranno abbattuti i loro costi ed i loro tempi di percorrenza”.
Secondo l’esponente del Pdl “in questa contingenza economica” scaricare su Camere di Commercio, Fondazioni ed Imprese private le speranze di realizzazione “equivale a rinviare sine die la realizzazione dell'opera, ma ci auguriamo sinceramente di sbagliarci. Tutto questo – afferma - poteva essere evitato con politiche meno accondiscendenti nei confronti dei Palazzi regionali negli anni passati, ma le carriere personali di qualcuno sono state fatte sull'altare degli interessi dei cittadini altotiberini. Qualcuno potrà essere soddisfatto – conclude Lignani Marchesani -, i più dovranno rimboccarsi le maniche per invertire la rotta”.

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