Sembra che a Spoleto il tempo non scorra sempre in avanti, qualche volta i
vecchi riti della politica ritornano e giù a metter mano a verifiche di maggioranza.
Il motivo che spinge il Sindaco a porre un ultimatum tanto forte (“tempo una
settimana e se non arriva una risposta credibile rimetto il mandato, la lettera come
sapete è pronta e per inviarla al Prefetto non occorrono nemmeno protocolli”
dichiarazione del Sindaco Benedetti) non pare connesso con una questione di
interesse dei cittadini. In altri termini, sarebbe comprensibile se, ad esempio, il
Sindaco dicesse: voglio fare questa opera pubblica oppure questa manovra
finanziaria, che era prevista nel programma e se i consiglieri della maggioranza
non l’approvano allora rimetto il mandato per coerenza con gli impegni presi con i
cittadini.

Questo sarebbe spiegabile. Qui sarebbero coinvolti gli interessi dei cittadini.
Invece, pare che il motivo del contendere siano baruffe circa gli assetti delle
presidenze delle commissioni, insomma roba da ceto politico, per di più su
articolazioni del Consiglio comunale che contano poco o niente. Per farla breve,
siamo ai temi della “visibilità”.

In questo surreale dibattito, tutti i partiti di maggioranza rappresentati in
Consiglio comunale (PD e PSI), si affrettano a declamare – a mezzo stampa - il
loro sostengono al Sindaco, a prescindere.
Allora, qual è il problema che impone la verifica?
Sarebbe da commentare il tutto con la celebre frase di Flaiano: la situazione
politica è grave ma non è seria.

Ma come, ci domandiamo, in un momento di così grave congiuntura
economica per il paese e per Spoleto, in cui il Governo Berlusconi mette le mani
nelle tasche dei pensionati e dei lavoratori, in cui non passa giorno che non sia
messo sotto inchiesta un esponente politico per corruzione, è ancora possibile
abbandonarsi ai fumosi riti da prima Repubblica sulle “visibilità”?

No, noi non pensiamo che questa sia la strada giusta per costruire un forte
centrosinistra.
E dire, che molte sarebbero le questioni importanti da affrontare nella nostra
città, le quali sono divenute sempre più urgenti. Per cortesia, parliamo di cosa
pensiamo sul tema dello smaltimento dei rifiuti, sul problema dell’energia, sul
rilancio economico di un territorio in crisi ormai da troppi anni, sulle inaccettabili
condizioni della nostra viabilità, sulla sanità, sui beni comuni, sul tema della
riduzione dei costi della politica, sulla marginalizzazione della città rispetto alle
istituzioni umbre, sulla nostra vocazione turistica da rafforzare.

Più volte abbiamo chiesto al Sindaco e alle altre forze del centrosinistra di
concentrarsi sui programmi e mai le nostre osservazioni sono state raccolte.
Se non si riuscirà rapidamente a raddrizzare la rotta, i riti da prima
Repubblica delle forze del centrosinistra attualmente rappresentati in Consiglio
comunale condanneranno inevitabilmente tutto il centrosinistra futuro ad una sicura
sconfitta ad opera del centrodestra e quel che più sconforta è che questo rischierà
di inverarsi proprio quando il belusconismo volge al tramonto.

L’Italia dei valori non si rassegna a un simile stato delle cose, vuole essere in
sintonia con il popolo dei referendum del giugno scorso e lavorerà per chiamare a
raccolta cittadini, società civile, movimenti e partiti che credono Spoleto meriti un
centrosinistra migliore e più dinamico.

Ponziano Taboriti
Coordinamento IdV provincia di Perugia
Coordinamento IdV Spoleto
 

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