SPOLETO - Sostegno pieno, convinto e unanime al sindaco, questa la risposta del Partito democratico e del suo gruppo consiliare, dopo 4 ore di dibattito appassionato. Il sindaco, senza mezzi termini ha chiesto precise garanzie di unità e coesione al suo partito di appartenenza e attraverso il segretario Andrea Bartocci a tutta la coalizione di maggioranza.

“Tempo una settimana e se non arriva una risposta credibile rimetto il mandato, la lettera come sapete è pronta e per inviarla al Prefetto non occorrono nemmeno protocolli”.

Questa la sintesi dell’intervento con cui il sindaco ha iniziato e concluso la propria relazione di fronte alla segreteria del PD allargata ai membri di giunta, ai rappresentanti degli Enti di secondo livello, al gruppo consiliare e ai rappresentanti in segreteria regionale e provinciale.

Tantissimi gli interventi che hanno ribadito la fiducia e la stima al primo cittadino, impegnato insieme all’esecutivo ad affrontare una fase storica molto complessa che attanaglia tutte le istituzioni in presenza di una crisi economia e sociale che non trova riscontri nel passato recente.

“Non possiamo pensare ad una semplice verifica di maggioranza per risolvere una crisi passeggera – ha esordito così, nelle conclusioni, il segretario cittadino Andrea Bartocci per spiegare ad una platea che ha unanimemente condiviso ragioni e linea che ” occorre ritrovare non tanto e non solo le motivazioni dello stare insieme per portare avanti il nostro progetto nei tre anni che restano fino al 2014, naturalmente con le necessarie modifiche alla luce della crisi economica sociale e finanziaria, ma ciò che dobbiamo fare davvero è ritrovare il rapporto corretto tra di noi, il rispetto tra le persone, la lealtà tra i partiti”.

Bartocci si è soffermato a lungo su questi concetti e sullo spirito di coalizione, senza il quale, ad avviso di tutto il partito Democratico, il progetto ha ben poche possibilità di continuare il cammino.

“Il problema non sono più nemmeno le commissioni. Qui è in gioco l’autorevolezza di un’intera amministrazione cittadina. O ritroviamo il collante di fondo per restare insieme, oppure significherà che abbiamo perso di vista il bene comune della città. Il nostro dovere, del Sindaco come dell’ultimo degli eletti, è di garantire una buona amministrazione agli spoletini. E precondizione, rispetto a questo, è recuperare lo spirito di coalizione: fare squadra, difenderla la squadra, dovunque e comunque, dentro e fuori, consiglieri, assessori e dirigenti dei partiti. Prima si sceglie di stare insieme, e poi discutiamo del merito delle questioni. Se non ci sono le condizioni perché questo sia, è meglio trarne le dovute conseguenze, nell’interesse della città. L’autorevolezza, soprattutto per un giovane gruppo dirigente, la si costruisce con la serietà. Non ci sono alternative. Se non torniamo alla condivisione autentica degli obiettivi, se non abbandoniamo la strada desueta degli accordi e degli accordini per tornare alle intese siglate con una stretta di mano, non credo che potremo dare una risposta seria e responsabile alla giuste richieste del sindaco. E la conseguenza sarà inevitabile per tutti.”

Già da oggi Andrea Bartocci contatterà i segretari delle forze di coalizione per avviare la verifica chiesta dal sindaco e condivisa dal PD, tempo massimo una settimana per dare una risposta immediata al futuro della coalizione.

Solo se si troverà la quadra si potrà passare a metter mano al percorso che dovrà indicare le tappe e i tempi che dovranno portare a conclusione la revisione del programma di mandato e la definizione delle priorità per i prossimi tre anni da presentare e confrontare con la città, in caso contrario la lettera per rimettere il mandato è già nel cassetto.
 

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