di Antonio Torrelli -

TREVI - Per ora si attende la notifica ufficiale della sentenza. Appena arriverà il documento del Tar, l'amministrazione si muoverà con un controricorso. Ma lo spettro del commissario è ormai certo.

"In tutto questo verrà la città di Trevi sarà pesantemente penalizzata -dichiara il sindaco Bernardino Sperandio ad Umbrialeft- e le tante iniziative che avevamo già inserito in agenda nei giorni successivi al voto".

Ma quei 17 voti di scarto, ovviamente, non hanno lasciato inerte la squadra del Pdl, che ieri ha ricevuto il disco verde da parte del Tar nei confronti del ricorso presentato. Si parla di 30 schede irregolari appartenenti ad elettori non italiani.

"La magistratura ha ritenuto fondate le eccezioni giuridiche relative all'ammissione al voto di soggetti aventi diritto solo su specifica richiesta", rendevano ieri noto Massimo Monni e Andrea Lignani Marchesani. Ma il sindaco non ci sta e annuncia battaglia.

"Abbiamo venti giorni di tempo per presentare il ricorso -spiega Sperandio ad Umbrialeft-, anche se la vicenda ha dei precedenti e fa riferimento all'articolo 32 bis già ampiamente argomentata dal Consiglio di Stato. Non capisco perchè -prosegue il sindaco- il Tar non ha preso in considerazione questi precedenti spianando di conseguenza la strada al commissariamento".

 

 

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