PERUGIA - Vivace botta e risposta fra il capogruppo provinciale dell’Udc Maurizio Ronconi e il presidente della Provincia di Perugia, Vinicio Guasticchi, sui costi della politica, tutto incentrato sulla funzione dell’ente. Ad iniziare la schermaglia l’esponente centrista che in una nota ha invitato a valutare con serietà la funzionalità e la necessità dell’Ente che si amministra .

“Francamente stucchevole - afferma al riguardo Ronconi - continuare ad alimentare anche da parte di chi dovrebbe esercitare maggiore responsabilità, un dibattito sui costi della politica continuando a denunciare le prebende degli altri e non valutare con serietà la funzionalità e la necessità dell’Ente che si amministra. Le Province, e non solo quella di Perugia, ma tutte, così come sono organizzate e per le deleghe che esercitano, non necessitano oggi di organi elettivi politici. Le province oggi sono solo degli Enti appaltanti e gestori e per questo non è necessario alcun controllo politico e men che meno di tutte le sovrastrutture ad esso connesse”.
“Non è dunque una questione di indennità e neppure il caso di fare i conti in tasca agli altri – prosegue Ronconi - ma, con serietà e senza demagogia, capire se in Umbria ci sono le condizioni per cancellare tutti, ma proprio tutti, gli Enti intermedi, Comunità montane, Vus, Ati, etc, per concedere alle province il ruolo di unico ente intermedio tra comuni e regione. Questa però è una decisione politica che deve assumere la maggioranza di sinistra superando la paralisi che la blocca evitando di continuare a dare spazio a tanti solisti che, steccando,impediscono anche una coralità più accettabile”.

''Caro Senatore Ronconi, prendo atto del suo profondo disagio nel continuare a svolgere il suo ruolo politico (peraltro fortemente voluto anche come candidato a presidente della Provincia) in un ente che lei intende inutile e privo di ruolo'': questa la pepata replica del presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, che così prosegue: ''Per non mettere a repentaglio la irreprensibilita' della sua coscienza la invito a prendere in seria considerazione l'ipotesi di rassegnare le dimissioni dando l'opportunita' ad un altro esponente del suo partito di poter svolgere il ruolo di consigliere provinciale, magari in maniera piu' presente e fattiva. Riguardo ai privilegi di coloro che hanno svolto un ruolo importante in Parlamento, come lei, per alcune legislature, sono convinto - conclude Guasticchi - che essendo lei cosi' attento ad evitare sprechi istituzionali sara' pronto ad aprire subito un dibattito trasparente e a tutto campo su benefici e vitalizi''.
 

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