Accordo Confindustria-Sindacati - Domani assemblea in Cgil con Gianni Rinaldini
PERUGIA - Un incontro per dare vita ai comitati del "No all'accordo del 28 giugno" e per ribadire con fermezza il diritto di voto dei lavoratori. Con il sostegno di intellettuali, forze politiche e società civile.
Se ne parlerà domani alla sede della Cgil regionale di via Bellocchio con Gianni Rinaldini, ex segretario nazionale Fiom e attuale coordinatore de "La Cgil che vogliamo", per stabilire le linee guida dei comitati.
"Chideremo il sostegno di intellettuali e società civile -afferma ad Umbrialeft Vasco Cajarelli, della segreteria regionale Cgil-Umbria ed esponente dell'area programmatica “La Cgil che vogliamo”- per difendere il diritto di voto di tutti i lavoratori quale principio di democrazia stabilito dallo stesso statuto dei lavoratori".

Tuesday
26/07/11
20:09
Caro sig. Cajarelli, hai visto come ci si sente quando è il proprio sedere ad essere in gioco? La poltrona scricchiola? Benvenuto tra i precari del lavoro!!!
Tuesday
26/07/11
20:37
Cajarelli, nessuno di quei lavoratori licenziati o in cassa integrazione si è mai accorto che in Umbria esiste una sinistra sindacale. Se fanno fuori Lei e 'La CGIL che vogliamo' non se ne accorgerà nessuno, il destino dei lavoratori non cambia.
Tuesday
26/07/11
21:03
Quanto a democrazia in Cgil abbiamo poco da insegnare. Sbaglio o in occasione di importanti consultazioni (welfare) c'è stato il fondato sospetto di boicotaggi interni? Prima di invocare il rispetto (degli altri!) per la democrazia, dobbiamo fare i conti con la poca trasparenza di certe manovre, con le votazioni 'bulgare' ai direttivi, dove passa di tutto senza filtro, coi metodi stalinisti di epurazione, con l'ostracismo, con l'opportunismo di chi passa dall'una all'altra delle tesi congressuali, con chi ha la sfacciataggine di invocare la 'rivolta' dei lavoratori solo quando è il momento di salvare il proprio sedere, con quelli che intendono il 'fare sindacato' solo come trampolino di lancio per la politica. Fino ad allora, quanto a democrazia, abbiamo ancora molto da imparare.
Wednesday
27/07/11
14:23
Con l'accordo del 28 Giugno la CGIL chiude un cerchio e termina quel proceso di trasformazione che parte da lontano e non va oltre.
Il sindacato di lotta non c'è più, c'è il sindacato che si occupa dei lavoratori senza occuparsi delle loro problematiche e delle battaglie per risolverele.
Ha ragione il sindacalista della mozione "la CGIL che vogliamo", bisogna votare NO' all'accordo del 28 giugno, pretendendo la partecipazione dei lavoratori alle decisioni che riguardano la loro vita nell'ambito del luogo di lavoro, è giusto ogni contrattazione Nazionale o aziendale deve passare dal dibattito e dal voto dei lavoratori.
Detto ciò mi chiedo e chiedo a voi, ma perchè noi iscritti alla CGIL non pretendiamo di votare anche i funzionari sindacali?
E' normale che si diventi funzionari e dirigenti sindacali per coptazione, per designazione di partito, o in altra maniera?
Per quel che riguarda la gestione unitaria ,io non vedo cosa ci sia da gestire unitariamente con una CGIL che ha scelto Marchionne alle lotte dei lavoratori, che ha detto sì alla furia normalizzatrice del pd in odore di governo? Penso che i lavoratori e il lavoro non abbiano bisogno della democrazia nella CGIL, hanno bisogno di un'organizzazione sindacale dei lavoratori che sia veramente democratica e favorisca un sindacato orizzontale e non verticale.