PERUGIA - “Sull'acciaio ternano le maestranze sembrano avere idee più chiare dei vertici della Camera di Commercio”. Così il consigliere regionale dell'Italia dei valori Paolo Brutti, (“per anni ai vertici nazionali del sindacato”), mette in guardia “sulle insidie del momento” a proposito dello scorporo dell'acciaio inossidabile.

Secondo Brutti, il presidente della Camera di Commercio di Terni, Enrico Cipiccia, “addolcisce la pillola lasciando intendere che l'alta qualità dei manufatti ternani possa trovare facilmente collocazione nel mercato. A Cipiccia – commenta l'esponente Idv - sfugge il momento: in tempi di crescita certe condizioni possono realmente produrre effetti positivi, ma in frangenti critici come quelli attuali – spiega - le prospettive sono tutt'altro che rassicuranti. Per anni ci si è cullati nel mito del 'comparto strategico' della Terni. Oggi rinverdire questi convincimenti non è solo sbagliato, ma anche pericoloso. Fortunatamente – conclude Brutti - la risposta dei dipendenti della 'Terni' non sembra risentire di queste esauste sirene”.
 

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