ROMA - Abitano in Lombardia i lavoratori dipendenti che dichiarano un'imposta netta Irpef maggiore o superiore rispetto alla media nazionale: ovvero 6.270 euro a fronte dei 5.150 dichiarati mediamente nelle altre regioni. E' quanto risulta da un'indagine dell'Ancot - Associazione Nazionale Consulenti Tributari che ha preso come riferimento i dati del ministero delle Finanze relativi all'imposta netta Irpef dichiarata dai lavoratori dipendenti e indicati nelle dichiarazioni presentate nel 2010 e riferite all'anno d'imposta 2009.

Ora, siccome è noto che i lavoratori dipendenti non possono nascondere nulla al fisco essendo sottoposti alla ritenuta alla fonte, da ciò consegue che sono i lavoratori lombardi quelli che godono in Italia delle buste paga più pesanti.

Quanto alle altre regioni, l'imposta netta dichiarata dai lavoratori dipendenti nel Lazio, pari a 6.250 euro, risulta di poco inferiore a quella lombarda e superiore a quella dichiarata dai lavoratori che abitano in Liguria che e' di 5.470 euro. Seguono nell'ordine l'Emilia Romagna con 5.340 euro, il Trentino Alto Adige (provincia autonoma di Bolzano) con 5.280 euro e il Piemonte con 5.260 euro.

Le regioni in cui i lavoratori dipendenti hanno mediamente dichiarato un'imposta netta Irpef inferiore rispetto alla media italiana sono: la Valle d'Aosta con 5.110 euro, la Toscana con 5.070 euro, il Friuli Venezia Giulia con 4.930 euro, il Veneto con 4.900 euro, il Trentino Alto Adige (provincia autonoma di Trento) con 4.700 euro, l'Umbria con 4.540 euro, la Campania con 4.310 euro, le Marche con 4.290 euro, il Molise con 4.210 euro, la Sicilia con 4.140 euro, l'Abruzzo con 4.120 euro, la Sardegna con 4.070 euro, la Puglia con 3.900 euro, la Calabria con 3.720 euro e la Basilicata con 3.680 euro.

"Mentre si decidono in sede governative le misure fiscali che graveranno sui redditi dei lavoratori dipendenti - ha sottolineato il presidente nazionale dell'Ancot, Arvedo Marinelli - ci sembra opportuno tirare le somme su quanto effettivamente pagano i lavoratori italiani in tasse. La particolare situazione congiunturale, caratterizzata dal perdurare della crisi economica, rischia di aggravare l'onere del pagamento delle imposte che avviene soprattutto in questo periodo a seguito della compilazione del modello Unico da parte dei tanti professionisti".

Condividi