PERUGIA - “Dall'esame del bilancio di esercizio 2010 della ASL 3 di Foligno, relativo alla gestione sanitaria, emerge che il costo di funzionamento dell'azienda sanitaria è aumentato in un anno di oltre 7 milioni di euro, passando da 310 a oltre 317 milioni di euro. Dallo stato patrimoniale emerge poi che l'azienda sanitaria è più indebitata rispetto al 2009: infatti i debiti sono passati dai 65 ad oltre 71 milioni di euro”. Lo denuncia il capogruppo leghista a Palazzo Cesaroni, Gianluca Cirignoni.

Ma secondo il consigliere regionale della Lega nord “il dato più allarmante è che la spesa per l'acquisto di farmaci ospedalieri ha sforato di ben 7 milioni di euro il vincolo posto dalla Regione, attestandosi a 11 milioni di euro contro i 5 stabiliti con delibera di Giunta”.

Cirignoni annuncia di aver presentato una interrogazione all'Esecutivo di Palazzo Donini per “fare la massima chiarezza sulla gestione dell'azienda sanitaria di Foligno, la cui direttrice generale è già stata sollevata, per iniziativa della Giunta regionale, dall'incarico di direzione dell'azienda Umbria sanità a seguito delle ben note vicende legate all'inchiesta 'Sanitopoli'. Con questo atto chiedo di conoscere per iscritto se la presidente Marini vorrà intervenire per verificare e controllare l'operato della direzione generale dell'Asl 3 e per analizzare dettagliatamente le motivazioni che hanno portato all'incremento dei costi e dell'indebitamento aziendale ed allo sforamento del tetto della spesa farmaceutica ospedaliera. A mio avviso – conclude - in base al disposto della legge regionale 3/1998 ci sarebbero gli estremi per commissariare l'azienda sanitaria”.
 

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