di Marta Fortunato

Ieri mattina i coloni di Yizhar hanno dato fuoco ad alcune terre palestinesi del villaggio di Burin, a sud di Nablus. Questo è solo l'ultimo esempio della violenza perpetrata dai coloni israeliani contro il popolo palestinese.  Violenza che nell'ultimo anno è aumentata del 53% secondo quanto documentato dall'Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari dell'ONU. E troppo spesso gli attacchi ai palestinesi si concludono con feriti e danni alle loro proprietà.

Dati che vengono confermati anche da un rapporto dell'Autorità Palestinese, secondo il quale le violenze dei coloni sono aumentate “drammaticamente” a giugno 2011: 139 palestinesi sono stati vittima di attacchi e più di 3600 olivi e viti sono stati distrutti.

“Gli alberi di ulivo sono l'unica fonte di reddito per noi contadini” ha dichiarato ieri Mohammad Zeban all'agenzia di stampa Reuters, dopo che centinaia di ulivi erano stati distrutti da un incendio appiccato dai coloni nel villaggio di Huwara (Nablus) - “ci vogliono annientare”.

Gli abitanti dei villaggi vicino a Nablus da molti anni sono vittima di violenze ripetute da parte dei coloni israeliani che vivono negli insediamenti illegali. Dopo l'uccisione di alcuni coloni ad Awarta (Nablus) nel marzo scorso – per la quale sono stati accusati due ragazzi palestinesi - gli attacchi contro i palestinesi si sono intensificati mentre gli abitanti del villaggio palestinese di Awarta hanno dovuto subire una grande ondata di arresti e di perquisizioni.

“Quest'anno il numero di palestinesi feriti dai coloni è raddoppiato rispetto al 2010” ha riferito Maher Ghoneim, ministro dell'Autorità Palestinese che controlla le attività degli insediamenti israeliani. Fino ad ora, 178 palestinesi sono stati colpiti da sassi o proiettili lanciati dai coloni, mentre in tutto il 2010 le vittime sono state 176. Tre palestinesi sono stati uccisi dagli israeliani nel 2011.

La maggior parte di questi crimini rimane impunita. L'esercito israeliano, al posto di garantire la sicurezza ai palestinesi, protegge i coloni, sempre e comunque.

E in Cisgiordania giorno dopo giorno i palestinesi vengono privati delle loro proprietà e della loro terra. Com'è avvenuto ieri a Khader, un villaggio vicino a sud di Betlemme, dove l'esercito israeliano ha dichiarato terra statale 2 km² di terreni appartenenti al villaggio. Fino a dicembre 2012 quest'area verrà utilizzata "per scopi militari e per combattere il terrorismo", secondo l'ordine militare israeliano.

E' un pretesto per annettere terre alla colonia illegale di Efrat” ha ribattuto Mohammad Braijeyeh, portavoce del comitato popolare contro il muro e gli insediamenti a Betlemme.
 

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