PERUGIA - ''Nell'era dell'informatica sembra sia rimasta solo l'Asl di Perugia a trasmettere i dati sull'attivita' delle commissioni per le pensioni di invalidita' in formato cartaceo, gravando, e di parecchio, sul lavoro dell'Inps per il completamento dell'istruttoria fino all'erogazione'': lo scrive il consigliere regionale Franco Zaffini (Fli) commentando una lettera inviata dai sindacati confederali dei pensionati al presidente della terza Commissione permanente di Palazzo Cesaroni, Massimo Buconi.

''Una situazione - sostiene Zaffini - reputata ormai insostenibile persino dallo Spi-Cgil, che una volta tanto ci da' ragione, nonostante il vincolo politico che lega il 'sindacato madre' all'amministrazione regionale. Alla famosa audizione del 23 giugno scorso, richiamata nella missiva, il sottoscritto era presente ed ha assistito al maldestro tentativo di strumentalizzazione autoassolutoria sulla pelle dei cittadini, da parte dei funzionari regionali intervenuti. Si e' tentato di fare dell'Inps il capro espiatorio di una situazione ai limiti della sostenibilita' per molti anziani e disabili mentre l'unica Asl che procede a rilento sul fronte delle pensioni e' quella di Perugia, proprio a causa di un banale problema di gestione del database''.

Zaffini - riferisce Palazzo Cesaroni -, poi, punta il dito su ''tutte le criticita''' del sistema delle pensioni di invalidita' in Umbria. ''Il quadro, quello vero, - osserva - non quello che ci raccontano i dirigenti dell'Asl e la sinistra di governo, mostra un rapporto tra indennita' di invalidita' e popolazione residente superiore alla media nazionale, mentre gli accompagnamenti sono in in misura addirittura doppia; abbiamo 52 commissioni Asl, contro una media nazionale di meno della meta', nonostante cio', per chiamare i cittadini a visita, vengono bruciati 60 dei 120 giorni utili per completare la procedura. Mentre l'Inps si ritrova ad elaborare circa 34mila pratiche all'anno di cui il 60 per cento lavorate senza la procedura informatizzata''.

''Risultato, quest'ultimo, - evidenzia Zaffini - dell'incapacita' dell'Asl 2 (Perugia) e dell'Asl 3 (Foligno) dove, nel primo caso, non si procede con l'adeguamento del sistema informatico a quello dell'Inps, mentre, nel secondo, situazione al limite del paradosso, non si e' provvisti di alcun sistema elettronico e non si adotta neanche quello proposto dall'Inps''.

''Allora - continua Zaffini - i sindacati, anche quelli piu' politicizzati, nel rispetto delle categorie che rappresentano, in questo caso i pensionati, dovrebbero avere un guizzo di coraggio in piu' e un pizzico di onesta' intellettuale richiamando le Asl, e quindi l'amministrazione regionale di sinistra, a prendere atto delle proprie responsabilita' e trovare una soluzione per superare le inefficienze di un sistema che vessa cittadini gia' poco fortunati''.

''Quello a cui ci ha abituato questa sinistra - sottolinea Zaffini - e' uno spettacolo deprimente fondato su un sistema di clientele, funzionale al favore personale del politico di turno, dove si innesca una disparita' di trattamento grave, tra cittadini 'graziati' dal sistema e quelli che pagano a caro prezzo, in termini di costi e disservizi, una gestione 'feudale' della sanita' pubblica''.
 

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