Università-I ricercatori ternani incontrano Di Girolamo: "Serve stabilizzazione"
TERNI - Insistere sulla stabilizzazione della presenza universitaria a Terni, attraverso l'istituzione di uno o piu' dipartimenti o, in subordine, di altre strutture che svolgano progetti di ricerca: e' quanto hanno chiesto oggi al sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo i 41 ricercatori, di cui 36 precari, della facolta' di Ignegneria del Polo didattico e scientifico nel corso di un incontro pubblico che si e' svolto presso la sede di Pentima. L'incontro era stato richiesto nei giorni scorsi dagli stessi ricercatori per affrontare il tema del futuro della facolta', e piu' in generale del Polo, alla luce della riforma Gelmini.
''Crediamo sia importante - ha detto Marco Ricci, uno dei ricercatori - che il dibattito non si svolga solo tra i vertici dell'ateneo e le istituzioni, anche noi vogliamo esprimere la nostra opinione''. ''Sono tante le competenze accumulate negli anni nei nostri laboratori - ha aggiunto Lucia Di Masso -, abbiamo una grossa richiesta di interventi non solo a livello di aziende del territorio, ma anche nazionali e internazionali. E' il momento di far vedere questa cosa in maniera forte e definitiva, trovare una proposta condivisa tra istituzioni e universita' per non far spegnere la presenza della ricerca a Terni''.
Secondo i ricercatori, alla luce della riorganizzazione interna dell'Universita' di Perugia richiesta dalla riforma Gelmini ''l'unico vero strumento di stabilizzazione della realta' universitaria ternana e' quello dei dipartimenti''. ''Bisogna cogliere l'opportunita' - hanno aggiunto - del cambiamento che la riorganizzazione ci mette di fronte, perche' grazie alle sue eccellenze Terni puo' dire la sua in termini di punteggi all'interno del meccanismo di valutazione''. Anche il pro rettore del Polo Pietro Burrascano, partecipando all'incontro, ha ribadito che ''bisogna seguire la strada dei dipartimenti o di altre strutture, comunque previste in statuto, che abbiano capacita' di decidere in autonomia e essere valutabili''.
''Il dialogo - ha proseguito - deve pero' svilupparsi in tempi rapidi e bisogna arrivare a una soluzione in termini altrettanto ragionevoli''. Rispondendo alle sollecitazioni dei ricercatori il sindaco Di Girolamo ha spiegato che ''le istituzioni ternane hanno sempre scommesso sull'universita', perche' il Polo non e' una palla al piede dell'Ateneo perugino ma un'opportunita' di sviluppo anche per esso''.
''La volonta' politica di continuare a puntare sul Polo - ha affermato - c'e' tutta e gli investimenti fatti, anche in termini di strutture, lo dimostrano. L'attribuzione di un paio di dipartimenti, uno nel campo dell'ingegneria e un altro in quello della medicina, da parte dell'Universita' sarebbe pero' un'ulteriore garanzia per raccogliere il lavoro fatto negli ultimi anni''.

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