Todi/ Manuel Valentini (Pd): sempre più tasse e servizi peggiori
I Tuderti sono sempre più tassati e i servizi peggiorano! L’ennesima stangata sui Tuderti si sta abbattendo proprio in questi giorni. Molti cittadini si sono ritrovati una cartella esattoriale di Equitalia per il pagamento della tassa sui rifiuti (Tarsu) più che triplicata, una vera botta! E in più senza che nessuno li abbia avvertiti prima! Prima della delibera di Giunta del 30 dicembre 2010 i cittadini che avevano i cassonetti ad una distanza superiore a 300 metri in linea d’aria pagavano la Tarsu al 30%; con questa delibera la distanza per rientrare in questa fascia è passata a 1500 metri, ovvero ora tutti i cittadini la pagano a pieno regime.
Dirà qualcuno: il tutto sarà giustificato da un miglioramento dei servizi… Dispiace dire che non è così, neanche la tanto sbandierata raccolta differenziata lo giustifica.
Innanzitutto si sta facendo sul territorio comunale ancora a macchia di leopardo e dove è iniziata la situazione è pressoché paradossale. Al cospetto di cittadini diligenti che la fanno con criterio e dovizia, il servizio è a dir poco scadente, vedi Collevalenza o Rosceto dove la differenziata viene ritirata poco e male. Le situazioni più pesanti si verificano dove ci sono i cassonetti per più utenti: qui si arriva al punto che i rifiuti strabordano dai contenitori appositi e i cittadini sono costretti a lasciarli fuori.
Forse è una strategia per far arrivare Berlusconi a Todi a “risolvere il problema” quando i cittadini inizieranno ad incendiarla? A parte le battute, questa ennesima stangata sulla tassa dei rifiuti, che già negli ultimi due anni era aumentata di oltre il 30%, sommata agli aumenti del 20% avuti dal 2007 sui trasporti e mense scolastiche e agli aumenti avuti sui parcheggi (30% nel centro storico e 12-20% in altre zone) fanno raggiungere ai Tuderti un altro grandioso traguardo: quello dei più tartassati!
Per dare una dimostrazione di quanto siano sempre più scadenti i servizi a Todi, basta andare a vedere quanto siano diminuite le ore di assistenza per chi ne avrebbe il sacrosanto diritto. Famiglie con persone portatrici di handicap o con persone gravemente malate, strette dalla tenaglia della crisi, si trovano sempre più abbandonate da parte del comune.
Può ritenersi civile una comunità che abbandona i suoi concittadini più deboli? Da una parte si aumenta la pressione fiscale sui Tuderti e quindi aumentano le entrate per il Comune, dall’altra si taglia lo stato sociale. La domanda sorge spontanea: che fine fanno i soldi dei contribuenti?
Manuel Valentini

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