PERUGIA - Prosegue l'iter del disegno di legge della Giunta regionale sulla Semplificazione amministrativa. Dopo l'illustrazione da parte dell'assessore Tomassoni e l'audizione con le categorie, oggi si è svolto l'incontro congiunto di Prima e Seconda commissione con gli assessori Fabrizio Bracco, Silvano Rometti, Fernanda Cecchini, Gianluca Rossi e Stefano Vinti. Dai consiglieri regionali è giunta una condivisa richiesta di procedere ad una semplificazione che si basi non sulla riduzione delle regole, ma sulla loro trasparenza ed efficacia, procedendo all'eliminazione degli adempimenti inutili e prevedendo un efficace sistema di controlli. 

GLI INTERVENTI DEGLI ASSESSORI.

Fabrizio Bracco ha spiegato le innovazioni che verranno apportate in materia di turismo e commercio, relativamente all'attività ricettiva nelle strutture residenziali, agli esercizi commerciali di vicinato e all'avvio dell'attività di vendita per le superfici di diversa estensione.
 

Silvano Rometti si è soffermato sullo sportello unico per le attività produttive, sulla semplificazione dei titoli abilitativi (ridotti a 2), sulla limitazione dell'attività della Commissione per la qualità architettonica e sui Piani attuativi che verranno ricondotti alle Giunte comunali e non più ai Consigli. Inoltre è stato annunciato che il “Decreto Sviluppo”, recentemente approvato, ha modificato sensibilmente alcuni degli ambiti di intervento del disegno di legge della Giunta regionale e che, quindi, dovrà probabilmente essere aggiornato.
 

Fernanda Cecchini ha evidenziato che nel settore agricolo la semplificazione è più complessa, dato che gran parte delle norme applicate sono di origine comunitaria. Sono però previsti interventi per agevolare le procedure dell'organismo pagatore (Agea) e superare i problemi di comunicazione dei diversi sistemi informatici, attività per le quali sarà importante la collaborazione con i Centri autorizzati di assistenza agricola (Caa). Gli interventi relativi, tra l'altro, agli annessi agricoli, ai fabbricati di appoggio alle aviosuperfici, alle serre e alle strutture mobili per lo stoccaggio del foraggio sono stati oggetto di dibattito e dovranno essere ulteriormente approfonditi.
 

Gianluca Rossi ha tracciato un breve quadro degli interventi in materia di conferenza dei servizi e Sportello unico per le attività produttivo ed edilizie.
 

Stefano Vinti ha infine delineato le azioni relative agli adempimenti necessari per le costruzioni in zone sismiche: dovrebbero essere semplificate in caso di interventi di minore rilievo per la pubblica incolumità e le tariffe dovrebbero essere ridotte per lacune particolari tipologie costruttive.

 

I componenti delle due Commissioni consiliari hanno espresso riserve ed auspici circa il testo definitivo che dovra' essere approvato dall'Aula. Massimo Mantovani (Pdl) ha puntato sulla necessita' di garantire uno standard qualitativo adeguato per l'urbanistica e l'edilizia per citta', periferie e campagne. Per Vincenzo Riommi (Pd) l'esigenza primaria e' di evitare un eccesso di semplificazione che produca non l'auspicata semplificazione ma norme lacunose. Orfeo Goracci (Prc-Fds) ha rimarcato la necessita' di ''controlli che evitino scempi'' in edilizia e il paradosso di un provvedimento che sembra voler liberalizzare piu' di quanto non faccia il Governo nazionale. Renato Locchi (Pd) ha invitato a prestare grande attenzione al tema dei controlli. Raffaele Nevi (Pdl) ha ricordato che la proposta di legge del Pdl ''fissa il principio di abolire gli intralci senza far venire meno le regole. Della necessita' di maggiori controlli ha parlato anche Gianfranco Chiacchieroni (Pd) sottolineando pero' il problema dell'assenza di una ''cultura del territorio''. Anche Gianluca Cirignoni (Lega nord) ha voluto rimarcare la necessita' di procedere a controlli che riguardino una percentuale molto maggiore delle pratiche edilizie predisposte, verificando poi che questi vengano svolti davvero, con sanzioni e premialita' per le amministrazioni comunali. Oliviero Dottorini (Idv) ha detto che il proprio gruppo, in tema di maggiore efficacia dei controlli, ha presentato alla Giunta la proposta di aumentare la percentuale delle verifiche a campione dal 10 al 25 per cento. Luca Barberini (Pd) ha invitato i colleghi a tenere conto del ''Decreto sviluppo'' e a prestare attenzione al coordinamento tra il disegno di legge sulla semplificazione e quanto previsto dalla legge sulla costruzione in zona sismiche, col rischio, altrimenti, di approvare una ''legge di facciata'' senza alcun effetto concreto.

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