Regione/ Audizione sul ddl semplificazione amministrativa
PERUGIA - Dopo l'illustrazione del provvedimento da parte dell'assessore Franco Tomassoni, il disegno di legge della Giunta regionale sulla ''Semplificazione amministrativa'' e quello proposto dal Pdl sono stati oggi al centro dell'audizione convocata dalla prima Commissione del Consiglio regionale presieduta da Oliviero Dottorini.
L'incontro - riferisce una nota della Regione - si e' incentrato sulle valutazioni delle categorie sociali ed economiche. Zefferino Cerquaglia (consigliere provinciale, in rappresentanza della Provincia di Terni), ha affermato che ''e' necessaria una vera semplificazione istituzionale ed e' urgente salvaguardare il territorio umbro dalle aggressioni operate dall'eccessiva espansione edilizia e dalla mancanza di regole precise e dettagliate per le fonti energetiche alternative''.
Federico Fiorucci (Confcommercio), e' necessario che ''la normativa generale sulle conferenze dei servizi (da pubblicizzare meglio) tenga conto del punto di sintesi gia' raggiunto in materia nel commercio; e bisogna evitare di creare conflitti tra chi fa ristorazione e chi vende alimenti e puo' anche somministrarli''.
Paolo Prosperi (Aif), ha chiesto di ''chiarire quali sono le differenze, nella nuova normativa, con la legge gia' vigente in tema di polizia mortuaria''. Albano Agabiti (Coldiretti), ha osservato che si tratta di ''uno sforzo importante verso la semplificazione, ma bisogna accelerare i tempi affinche' questi provvedimenti possano produrre presto degli effetti''.
Per Aurelio Forcignano' (Confindustria), ''le procedure burocratiche sono un grosso limite per le imprese. Il percorso e' solo all'inizio e i tempi per l'emanazione dei testi unici sono troppo dilatati. Sara' necessario risolvere i problemi di interpretazione che le pubbliche amministrazioni incontrano e sarebbe opportuno che venissero recepite le proposte contenute nel documento del Pdl soprattutto relativamente ai termini per il completamento dei procedimenti. Andrebbe limitata l'autonomia del responsabile del procedimento nell'attivazione della commissione per la qualita' architettonica; i mille euro di indennizzo massimo per il ritardo nelle procedure sono troppo esigui per i tempi della nostra Pa e non si capisce che dovra' pagarli, speriamo non i cittadini''.
Paolo Arcelli (Cna), ha proposto di ''accorpare le due proposte di legge e risolvere le criticita' ancora presenti. Il peso della pubblica amministrazione e' insostenibile - ha sottolineato - per le piccole aziende. Sarebbe necessaria una collaborazione maggiore con le imprese, che si devono confrontare con una situazione economica difficilissima. Andrebbe creata una Agenzia per le imprese, utile ad affrontare le questioni procedurali prima di rivolgersi allo Sportello unico per le attivita' produttive''.

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