Graciolini/Prc Gualdo: "Giunta senza consuntivo. Sull’acqua disinteresse"
Nonostante il sole e caldo afoso di questi giorni, il cielo sopra la Giunta Morroni continua ad essere tempestoso e turbolento. E’ a tutti noto che le due sessioni di bilancio (preventivo e consuntivo) rappresentano le priorità nel dibattito politico, istituzionale ed amministrativo di un Ente locale e costituiscono i momenti salienti dell’attività amministrativa di una Giunta.
Pertanto, non può scivolare via come un fatto politico normale, nel disinteresse vacanziero o nell’indifferenza più ordinaria, l’ennesima figuraccia della Giunta Morroni che ancora una volta non è riuscita ad assicurarsi dalla propria maggioranza il numero legale sufficiente allo svolgimento del consiglio comunale, lo scorso 8 luglio, proprio per l’approvazione del bilancio consuntivo dell’Ente, oltre che per l’approvazione di una variante operativa al Piano regolatore generale, cosa che, si suppone, dovesse rientrare nell’interesse prioritario dell’amministrazione comunale.
Nessuna giustificazione “estiva” può essere ritenuta valida di fronte ad irresponsabilità gravi e diffuse, al cospetto di diserzioni ed assenteismi pressoché permanenti ed in presenza di comportamenti così reiterati e dallo scarsissimo senso del dovere istituzionale che, sul piano politico, fanno impietosamente riemergere il perenne scollamento di questa maggioranza e le persistenti tensioni nel suo seno, ben lungi dall’essere risolte con l’ennesimo rimpastino di Giunta, ma molto probabilmente destinate a perdurare e a segnare la mala sorte del governo cittadino a guida berlusconiana.
E’ l’ennesima riprova di come sarebbe stato meglio staccare da subito la spina ad un’Amministrazione decotta a puntino, in cui la fiducia reciproca è oramai ridotta ai minimi termini ed in cui ad un fronte politico che apparentemente si chiude corrispondono automaticamente ed immediatamente altri che si aprono: continuiamo a sostenere che tra questa situazione e il commissariamento del Comune ci sarebbe stata ben poca differenza, pendendo per quest’ultima ipotesi di soluzione di una crisi irreversibile perché almeno si sarebbe evitato ai gualdesi di pagare sulle proprie spalle e a proprie spese la campagna elettorale del Sindaco e della PDL.
Il mancato svolgimento del consiglio comunale dello scorso 8 luglio ha impedito anche la discussione degli importanti ordini del giorno presentati da Sinistra per Gualdo tra i quali vi erano anche quello per la ripubblicizzazione dell’acqua e per la restituzione al Comune della titolarità nella gestione del servizio idrico integrato e quello sul riutilizzo del Calai e sulla sempre più urgente riqualificazione dei servizi socio-sanitari della nostra Città.
Nel primo caso consideriamo le assenze dei consiglieri comunali come il primo atto di diserzione bipartizan, fatti salvi i soli giustificabili per impegni già in precedenza comunicati, su una questione su cui la massime assise cittadina aveva già da tempo deliberato e su cui si attende il definitivo perfezionamento. Ad essa non serve oramai nient’altro che rendere concretamente operante il migliore percorso istituzionale ed amministrativo su cui si sono già accumulati macroscopici ed intenzionali ritardi e strumentali tentativi di affossamento e di oscuramento. Una deliberazione che, al contrario, deve essere adottata anche per rendere onore all’indiscutibile volontà popolare che si è così chiaramente espressa nel referendum del 12 e del 13 giugno e che non va tradita, pena l’ulteriore perdita di credibilità della politica e delle Istituzioni.
Questo fatto, negli stessi giorni in cui ai cittadini gualdesi sono state recapitate bollette pesantissime che ricaricano ancora una volta impropriamente le spese del deposito cauzionale e il 7% quale garanzia dei profitti dei soci privati, costituisce un ulteriore e preoccupante segnale di come stia diventando sempre più incolmabile la distanza tra la vita, i problemi e le istanze quotidiane e più sentite dei cittadini e le beghe, i limiti, i ritardi e le effettive cure dei propri rappresentanti politici e di questi amministratori.
A distanza di due anni dall’insediamento di questo consiglio comunale e della Giunta berlusconiana, entrambi appaiono già vecchi e superati, non più rappresentativi dei gualdesi: tornare al più presto al voto per restituire a Gualdo un’Amministrazione dinamica, democratica e di sinistra appare oramai anche come un’esigenza di salute pubblica e di rigenerazione della politica nella nostra Città. Di una una politica fondata sulla partecipazione e rappresentativa dei cittadini che solo in apparenza mandano in cavalleria simili figuracce e simili prove di disinteresse ostentato nei confronti della loro problematiche e delle loro aspettative.
Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini

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