SPOLETO - La deputata radicale Rita Bernardini, in occasione della visita compiuta sabato scorso al carcere di Spoleto, ha incontrato decine di ergastolani tra cui Carmelo Musumeci, condannato all'ergastolo ostativo a qualsiasi beneficio, dal quale ha ricevuto una lettera da consegnare al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sottoscritta da ''gli ergastolani in lotta per la vita'' nella quale si chiede tra l'altro ''di tramutare la pena dell'ergastolo in pena di morte''.

''Signor Presidente della Repubblica - si legge nella lettera resa nota dagli stessi radicali - noi 'uomini ombra' non possiamo avere un futuro migliore, perche' noi non abbiamo piu' nessun futuro. E per lo Stato noi non esistiamo, siamo come dei morti. Siamo solo come carne viva immagazzinata ad una cella a morire. Eppure a volte, quando ci dimentichiamo di essere delle belve, noi ci sentiamo ancora vivi. E questo e' il dolore piu' grande per degli uomini condannati ad essere morti. A che serve essere vivi se non abbiamo nessuna possibilita' di vivere? Se non sappiamo quando finisce la nostra pena? Se siamo destinati a essere colpevoli e cattivi per sempre?''.

''Molti di noi si sono gia' uccisi da soli - e' detto ancora nella lettera -, l'ultimo proprio in questo carcere il mese scorso, altri non riescono ad uccidersi da soli, ci aiuti a farlo lei. E come abbiamo fatto anni fa, le chiediamo di nuovo di tramutare la pena dell'ergastolo in pena di morte''.

La Bernardini, nel consegnare ieri la lettera al Quirinale, ha a sua volta indirizzato un messaggio al presidente della Repubblica nel quale spiega di non condividere affatto alcune espressioni contenute nella lettera, come quando gli ergastolani invocano l'aiuto a morire. ''Ma io - continua - non sono al loro posto ed e' per questo che ho deciso di consegnargliela lo stesso. Il dramma di cui sono portatori e' immenso. Infatti, la nostra legislazione non solo prevede la pena dell'ergastolo, che, a mio avviso, e' nettamente in contrasto con l'art. 27 della nostra Costituzione tanto che, assieme ai miei colleghi radicali, ho presentato una proposta di legge di abrogazione, ma addirittura l'ergastolo 'ostativo', cioe' una pena che effettivamente non finisce mai e che non da' diritto ad alcun beneficio, anche se il condannato assuma per decenni un comportamento irreprensibile, improntato alla ricerca del bene e della crescita umana di se' e degli altri''.

La deputata radicale e' in sciopero della fame dal 6 giugno scorso per chiedere un'Amnistia per la Repubblica, ''che ponga fine allo stato di illegalita' delle carceri italiane e ripristini il funzionamento della giustizia''.
 

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