PERUGIA - ''Per la prima volta dagli ultimi anni a questa parte l'opposizione, largamente intesa, ha vinto rispetto ai voleri della Giunta regionale e della larga parte della maggioranza di centro sinistra e ha consegnato all'Umbria, con il suo determinante voto, una legge che cerca di staccare la politica dalla gestione della sanita' pubblica in modo abbastanza soddisfacente'': cosi' il capogruppo regionale del Pdl, Raffaele Nevi, commenta l'approvazione del disegno di legge sulle nomine dei direttori generali e dei responsabili delle strutture sanitarie.

''Grazie alla opposizione - dice Nevi - sono passati emendamenti fondamentali e qualificanti come quello della terna di nomi da cui i direttori generali dovranno scegliere i primari, con grande limitazione della discrezionalita' dei direttori stessi, e quelli sul tetto massimo di 10 anni, pesantemente avversato dalla Giunta e da larga parte della maggioranza. A cio' si deve aggiungere la norma che consente la revoca dei direttori generali per 'gravi motivi' (esempio: inchiesta 'Sanitopoli')''.

Nevi - in una nota del Consiglio - sottolinea inoltre che non e' stato approvato ''l'ultimo assalto della maggioranza, con un emendamento del capogruppo Pd Renato Locchi che voleva far decorrere i dieci anni di tetto alla attivita' dei direttori generali dalla prossima tornata di nomine''.

''Anche la giornata di oggi - afferma Nevi - ha messo in luce un dato tutto politico: in Regione non c'e' una maggioranza per le riforme. Esiste invece una opposizione compatta, costruttiva e responsabile che, attraverso proposte serie, porta a casa grandi risultati che speriamo concorrano ad introdurre anche in Umbria la cultura del merito e delle scelte serie, puntando sul bene comune e non sulla spartizione delle poltrone''.
 

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