TERNI - L'intera vicenda industriale ternana deve essere presa in carico dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, tenendo ben presente le diversita' delle vicende che riguardano la Thyssenkrupp e il polo chimico: e' quanto sostiene un ordine del giorno approvato oggi pomeriggio dal Consiglio provinciale di Terni e formulato in seguito alla seduta aperta del 30 giugno scorso che aveva per oggetto le due vertenze.

Nel documento il Consiglio propone, tra l'altro, ''di chiedere, insieme a tutti gli altri soggetti istituzionali locali, il coinvolgimento e la massima condivisione intorno alle scelte che verranno compiute dalla Thyssen in merito alle strategie di scorporo del settore inossidabile, con particolare riferimento alla necessita' che le rappresentanze sindacali italiane siano compartecipi, cosi' come avviene nel sistema tedesco, delle eventuali determinazioni''.

Per la questione della chimica il consiglio chiede inoltre di ''sostenere insieme alla Regione dell'Umbria, in sede di Presidenza del Consiglio dei ministri, la proposta di rilancio del polo chimico ternano in chiave fortemente innovativa, avanzata dalla Novamont anche attraverso l'attivazione di strumenti che consentano l'impiego di agevolazioni pubbliche a sostegno dell'iniziativa''.

Secondo il Consiglio e' inoltre necessario ''lavorare di concerto con tutte le parti interessate alla ri-convocazione dei soggetti che hanno siglato il Patto di Territorio del 2005 per procedere al suo necessario aggiornamento con l'obiettivo di collocare il territorio dentro una strategia che rilanci la leadership industriale ternana nei settori produttivi tecnologicamente piu' avanzati della siderurgia, delle energie rinnovabili e della chimica verde''.

''A distanza di 6 anni dalla stipula del Patto di Territorio - si legge nel documento approvato a palazzo Bazzani - appare necessario, anche alla luce di un bilancio per gran parte positivo di quella esperienza, procedere, come previsto dallo stesso protocollo ad un suo aggiornamento alla luce delle rilevanti novita' che riguardano la piu' grande industria del centro Italia e dell'evolversi delle vicende legate al destino del polo chimico ternano. La stessa revisione del Patto di Territorio dovra' riguardare la riformulazione degli obiettivi strategici per ridefinire il complesso di strumentazioni utili al rilancio industriale dell'area ternana, prendendo atto che la situazione richiede l'attivazione di una cornice normativa che riconosca formalmente il territorio ternano quale area di crisi complessa''.
 

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