Progetto regionale per il reinserimento sociale dei detenuti
PERUGIA - La Giunta regionale ha aderito al progetto interregionale-transnazionale ''Interventi per il miglioramento dei servizi per l'inclusione socio-lavorativa dei soggetti in esecuzione penale'' promosso dal dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria del ministero della Giustizia.
Il progetto sara' aperto a partner europei e prevede, fra l'altro, la ricognizione ed analisi sullo stato della programmazione sociale degli interventi di inclusione socio-lavorativa dei detenuti. Prevede anche l'implementazione dei modelli organizzativi di servizi integrati per il reinserimento socio-lavorativo; la formazione congiunta degli operatori per lo sviluppo di competenze sulla programmazione degli interventi, sulla progettazione a livello locale e sull'utilizzo delle risorse finanziarie comunitarie, nazionali e locali.
Insieme all'Umbria, riferisce una nota della Regione, aderiscono le Regioni Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, e le Province autonome di Trento e Bolzano.
''Nel quadro delle politiche per l'inclusione sociale e per la creazione di servizi per la qualita' della vita - ha spiegato la vicepresidente della Giunta ed assessore alle politiche sociali, Carla Casciari - una parte importante e' quella dedicata alla costruzione di percorsi di integrazione ed al miglioramento del reinserimento lavorativo di persone sottoposte a provvedimenti dell'autorita' giudiziaria. Cio' porta a rivedere gli obiettivi e le strategie delle politiche per la sicurezza e la legalita' che, in sinergia con adeguate politiche sociali, dovranno essere finalizzate alla riduzione permanente e continua delle condizioni di insicurezza pubblica e di illegalita' dei territori, intervenendo nel miglioramento dei servizi di contrasto all'esclusione sociale, piuttosto che con la sola compensazione degli svantaggi che queste condizioni generano''.
''L'auspicio - ha aggiunto la Casciari - e' che tali interventi in futuro possano coinvolgere anche i minori sottoposti a misure penali e alternative. Lo scopo e' quello di configurare un sistema di servizi territorialmente omogeneo ed efficace con il coinvolgimento degli attori economici, promuovendo in particolare l'intervento integrato e 'socialmente responsabile' di imprese, cooperative sociali, agenzie e presidi territoriali (Unioncamere, Servizi per l'impiego, Agenzie per il lavoro) per realizzare percorsi integrati e personalizzati di inclusione lavorativa, nonche' individuare uno o piu' modelli organizzativi sostenibili ed esportabili''. ''L'obiettivo, conclude la Casciari, e' chiaramente quello di accompagnare le istituzioni e le organizzazioni (pubbliche e private, profit e non profit) in un percorso di costruzione condivisa dove le giuste istanze economiche vanno coniugate con le attenzioni sociali e ambientali per uno sviluppo sostenibile''.

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