A tre anni dall'uscita del PRC Marsciano dalla maggioranza di centrosinistra e a due anni da una durissima battaglia elettorale, ci sembra doveroso fare il punto della situazione e verificare l'efficacia, la coerenza e l'attualità delle nostre e delle altrui posizioni in questo arco di tempo.

Ricordiamo che nel maggio 2008 Rifondazione Comunista usciva dalla maggioranza che sosteneva Gianfranco Chiacchieroni per una serie di frizioni e scontri maturati nell'arco della legislatura e che erano incentrati principalmente sui seguenti temi:

La difficoltà nel diminuire le apicalità e nel rendere più trasparenti le assunzioni della pubblica amministrazione annullando le chiamate dirette per brevi incarichi che si trasformano giocoforza in concorsi vinti.

La modalità di gestione della Farmacia Comunale.

La fortissima critica a un Piano Regolatore che, promettendo tutto a tutti, sembrava più una lunghissima campagna elettorale che uno strumento di regolazione del territorio e che prevedeva ampie fasce potenzialmente speculative come la trasformazione a servizi della zona della Monalda.

Il contrasto alla proliferazione dei Centri Commerciali come unico volano per la riqualificazione dei Centri Storici.

La richiesta inderogabile di dimissioni del Consiglio di Amministrazione della SIA dopo il disastro del Biodigestore di Olmeto e la sua dismissione proponendo di andare verso depuratori di stalla.

Nell'anno che ha diviso la nostra uscita dalla maggioranza, definita dai luminari della politica locale come affrettata, rancorosa e impotente, dalle elezioni amministrative si è sviluppato un movimento trasversale, rappresentato in maniera egregia dalla straordinaria persona che è Sabatino Ranieri, che ha condiviso con noi tutte le battaglie sopra illustrate, e con il quale, abbiamo sfiorato una storica vittoria.

Cosa è rimasto oggi di quelle tematiche e delle motivazioni profonde di quel movimento?

Sulle apicalità qualche piccolo passo avanti d’immagine è stato fatto anche se, molto spesso, le paghette extra uscite dalla porta rientrano dalla finestra mentre continua l'incredibile coincidenza che lega i cognomi degli assunti al Comune di Marsciano (e non solo) con i cognomi di autorevoli esponenti della politica marscianese.

La gestione della Farmacia Comunale è stata appaltata a privati.

Il piano regolatore semplicemente è scomparso... c'è chi dice che sia colpa della Provincia (solo con noi è così cattiva), chi dice che manca una parte della documentazione che deve produrre qualche professionista già lautamente pagato dal Comune e chi dice, infine, che aveva una cubatura talmente elevata da renderlo irricevibile. Il problema è che, in questo modo, pagano il conto non solo quelli che hanno tentato di speculare sulla questione ma anche chi aveva interessi primari e pienamente legittimi e che non può nemmeno costruire una casa per i figli. Della Residenza protetta è rimasta solo la prima pietra elettorale. Simile sorte è toccata all'inutilizzato Circolo di Papiano Stazione al quale tante persone hanno prestato gratutito impegno.
La politica dei centri commerciali non è stata implementata da questa amministrazione. A noi piace pensare per convinzione ma il dubbio è che non si sia proceduti oltre per una mera impossibilità materiale. Già sono evidenti, nel tessuto urbano, le cattedrali vuote delle Discariche commerciali come avevamo facilmente previsto. Qualcosa di positivo, ultimamente, si muove nel centro storico ma è da attribuirsi soprattutto all’associazionismo, infatti il parcheggio pubblico che doveva sorgere sotto Palazzo Cruciani (dolorosissima storia….) è inutilizzabile da anni per fantomatici ‘lavori in corso’.

Sul Biodigestore, dopo averci accusato di demagogia per tre anni, sembra che l'unica soluzione sensata rimasta in auge sia quella dei depuratori di stalla. Un silenzio inquietante copre la problematica del Biodigestore e non si riesce a capire come si possa bonificare una zona così compromessa.

L'ultima, e più importante, tematica che si aprirà a breve è quella della ripubblicizzazione della distribuzione dell'acqua, consapevoli come siamo che l'Amministrazione Comunale dispone di poteri sufficienti per poter rispondere positivamente alla domanda chiarissima che è emersa dalle urne evitando bizantinismi e formule ambigue che già si affacciano nel panorama politico nazionale.

Su queste tematiche, e non su accordi tra segreterie, l'Amministrazione Comunale dovrà rispondere, non tanto a noi, quanto a quella metà di Marsciano che ha deciso di cambiare pagina.

Federico Santi segreterio circolo PRC Marsciano 'Roberta Bolli'

Condividi