Istat: oltre 2 milioni i disoccupati in Italia: in Umbria sono 27.000, il 7%
ROMA - E' noto come sia il Mezzogiorno a contare le schiere piu' numerose di disoccupati, ma gli ultimi dati dell'Istat rendono ancora piu' evidente l'emergenza lavoro. A inizio 2011 sono, infatti, un milione, ovvero la meta' del totale, le persone alla ricerca di un posto al Sud. Basti pensare che in Campania il tasso di disoccupazione supera il 15% e le altre regioni meridionali poco si scostano da questi livelli, scontando tutte un tasso a doppia cifra.
Molto diversa la situazione al Nord, dove, soprattutto il Trentino Alto Adige e la Valle d'Aosta, ma anche l'Emilia Romagna e il Veneto possono vantare quote di senza lavoro esigue, pari a circa un terzo rispetto a quelle registrate nel Mezzogiorno. Insomma, i dati dell'Istat riferiti al primo trimestre del 2011 parlano chiaro: dei 2,155 milioni di disoccupati in tutto il Paese circa il 50% si trova al Sud (1,003 milioni), il 35% al Nord (762 mila), e la parte rimanente al Centro (il 18% pari a 390 mila).
Le cifre descrivono, quindi, un'Italia perfettamente spaccata in due. E non stupisce cosi' che il tasso delle persone alla ricerca di un impiego nella parte meridionale del Paese sia doppio a confronto con il resto del Paese.
Un quadro piu' dettagliato emerge analizzando le forze lavoro regione per regione. A fare il pieno di disoccupati, e', appunto, la Campania che registra sia il tasso piu' alto (15,6%), che il numero complessivo maggiore (286 mila). Cio' significa che questa sola regione assorbe il 13% dei disoccupati in Italia. E la Sicilia mette a segno una performance molto simile, tanto che insieme le due regioni arrivano a totalizzare oltre mezzo milione di disoccupati.
Se si guarda alla situazione delle donne, le quote di senza lavoro lievitano ancora, con la Sicilia che detiene la maglia nera, registrando per la componente femminile un tasso del 18,1%.
Risalendo la Penisola i tassi di disoccupazione si abbassano fino ad arrivare a regioni come il Trentino Alto Adige (3,9%) o la Valle D'Aosta (4,4%), dove le persone alla ricerca di un impiego sono quasi ''mosche bianche''. Tra le grandi regioni italiane molto bene fanno l'Emilia Romagna, che limita la quota al 5,2% e il Veneto (5,4%).
Ecco una tabella con i tassi di disoccupazione regione per regione e il relativo numero di persone alla ricerca di un lavoro, secondo i dati diffusi dall'Istat per il primo trimestre del 2011.
Piemonte 7,8% 159.000
Valle d'Aosta 4,4% 3.000
Lombardia 6,0% 274.000
Liguria 6,6% 46.000
Trentino Alto Adige 3,9% 19.000
Veneto 5,4% 123.000
Friuli Venezia Giulia 5,8% 32.000
Emilia Romagna 5,2% 106.000
Toscana 6,7% 110.000
Umbria 7,0% 27.000
Marche 6,6% 46.000
Lazio 8,4% 207.000
Abruzzo 8,8% 48.000
Molise 11,4% 13.000
Campania 15,6% 286.000
Puglia 13,8% 193.000
Basilicata 13,0% 28.000
Calabria 13,8% 88.000
Sicilia 15,0% 253.000
Sardegna 13,5% 94.000
ITALIA 8,6% 2.155.000

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