Le Vie del Bio: 100 aziende luoghi sosta per sette itinerari turistici in Umbria
Sono 100 le aziende agricole e agrituristiche biologiche che aprono le “Vie del Bio”, sette itinerari negli altrettanti comprensori in cui è stato suddiviso il territorio dell’Umbria. 50 i comuni toccati.
Obiettivo turismo sostenibile
I percorsi sono organizzati per favorire un contatto diretto tra chi produce e chi vuol assaporare l’Umbria che offre cibi buoni e sani: ristorazione, vendita diretta, ospitalità, escursioni , visite aziendali, fattorie didattiche.
Produttori e consumatori si incontrano in “piazza”
Mappe e guide alle visite sono distribuite sotto forma di opuscolo e di pagine scaricabili e stampabili dal sito www.PiazzaBio.it, luogo d’incontro tra chi offre e chi cerca cibi buoni e sani. Si possono reperire informazioni dettagliate sull’attività svolta dai produttori che aderiscono all’iniziativa e sui consumatori di tipo collettivo (mense, gruppi di acquisto, centri di cottura).
Arriva anche la vendita on line
Nel sito verrà attivato a breve anche un applicativo dedicato esclusivamente all’e-commerce per le produzioni bio umbre, che sarà gestito da Aiab Umbria che ha realizzato una base logistica per la spedizione e vendita dei prodotti.
Il progetto ha toccato anche le scuole
Iniziative con le scuole primarie hanno portato le scolaresche in due fattorie didattiche per un contatto diretto con chi produce bio che ha rafforzato le nozioni di educazione alimentare proposte, prima, nelle aule. 30 seminari in altrettante scuole, 10 visite guidate nelle fattorie agricole (tra Perugia e Gubbio). Obiettivo raggiungere 10 mila persone (alunni, insegnanti, genitori) e diffondere la cultura del mangiar sano nella generazione che costruirà il futuro del pianeta.
Un risultato del Piano di azione nazionale per il bio (Pan)
Il progetto “Le Strade del bio” - percorsi educativi ed enogastronomici alla scoperta delle eccellenze biologiche dell’Umbria - azioni 3.1 e 3.2 dell’asse 3 del “Piano di azione nazionale per il bio” (Pan) è interamente finanziato dalla Regione Umbria e realizzato da un pool di enti e associazioni: 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare, Associazione Italiana Agricoltura Biologica (Aiab Umbria) come capofila, Pro.bio., Umbria Biologica (di Confagricoltura), Umbria natura (Unab - Coldiretti), Cia Umbria (servizi all’impresa), MenteGlocale.

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