Centro di formazione Bufalini: vicepresidente Casciari spiega ruolo Regione
PERUGIA - Relativamente alle polemiche sul ruolo del Centro di formazione Bufalini di Citta' di Castello, interviene la vicepresidente della Regione Umbria, con delega all'Istruzione, Carla Casciari ''solo per chiarire - sottolinea- il ruolo e il percorso svolto dalla Giunta regionale e, in particolare, dell'assessorato, nel definire la nuova programmazione per la formazione in obbligo d'istruzione''. Lo riferisce una nota della Regione.
''Lo scorso febbraio - precisa la vicepresidente - la Regione Umbria e l'Ufficio scolastico regionale hanno firmato un accordo territoriale con il quale sono state definite le modalita' di realizzazione dell'offerta formativa sussidiaria presso gli Istituti professionali di Stato per il solo anno scolastico 2011-2012 e che costituisce - spiega - una delle tipologie di realizzazione del canale di istruzione e formazione professionale finanziata annualmente dal ministero del Lavoro e politiche sociali. Le risorse assegnate alla Regione Umbria sono pero' esigue rispetto alle richieste di iscrizione e si sono progressivamente ridotte di quasi il 50 per cento''.
La vicepresidente Casciari - prosegue la nota - evidenzia che ''il modello sussidiario integrativo scelto dall'Umbria prevede che i ragazzi di 14 anni, al momento di entrare nel circuito di istruzione superiore, possano frequentare presso gli istituti professionali di Stato le materie di base, integrando pero' il loro percorso di istruzione con laboratori e specializzazioni tipici della formazione professionale, al fine di conseguire una delle 21 qualifiche triennali previste dall'accordo nazionale. Nella definizione di questi progetti individuali svolgono un ruolo importante le agenzie formative''.
In proposito l'accordo all'art. 5 prevede la possibilita' di utilizzare risorse del Fondo sociale europeo e del Fas (Fondo aree sottoutilizzate) per il finanziamento delle Misure di accompagnamento e raccordo tra i sistemi, da realizzare con le agenzie formative accreditate della Regione, che abbiano maturato esperienze formative nell'ambito dell'obbligo di istruzione. A tale scopo la Giunta regionale, con la deliberazione n. 284 del 28/3/2011 - relativa alla realizzazione dell'offerta sussidiaria integrativa rivolta all'ottenimento di una qualifica professionale per favorire l'inserimento nel mercato del lavoro da parte di soggetti svantaggiati a rischio di devianza giovanile e di drop out - ha stanziato 1.200.000 euro per finanziare le misure di accompagnamento e raccordo tra gli istituti professionali di Stato e le agenzie formative. Le modalita' attuative dell'integrazione adottate con Dgr n. 579 del 7/6/2011 sono state oggetto di continuo confronto e di valutazione delle ricadute sul sistema tra la Regione Umbria, l'Ufficio Scolastico Regionale, gli assessori competenti delle Province di Perugia e di Terni e ulteriormente concertate, nell'ambito della Conferenza di Servizio Permanente del Dlgs n. 112/1998, della quale fanno parte anche le Organizzazioni Sindacali della Scuola e l'Anci''.
Concludendo, la vicepresidente sottolinea che ''si tratta di una sperimentazione per l'anno scolastico 2011-2012 e che quindi, la Giunta regionale si riserva la possibilita' di definire nuove modalita' anche in base ai finanziamenti disponibili, per i prossimi anni scolastici, tenendo sempre in primo piano l'esigenza di soddisfare i fabbisogni formativi della popolazione scolastica''.

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