TERNI - Le forze politiche, istituzionali e sindacali ternane sono unite nel chiedere l'attivazione di un tavolo a livello nazionale per affrontare il tema dello scorporo del settore inox annunciato da parte della ThyssenKrupp: e' quanto emerso oggi a Terni nel corso del consiglio provinciale aperto, convocato per fare il punto della situazione sulla questione.

Alla seduta hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Gianluca Rossi, il sindaco di Terni, Leopolodo di Girolamo, i consiglieri regionali Fausto Galanello (Pd), Alfredo De Sio e Raffaele Nevi (Pdl) e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Presente anche il vescovo, Vincenzo Paglia che, come le altre personalita' intervenute, si e' soffermato anche sull'altra vertenza industriale aperta, quella del polo chimico, annunciando la disponibilita' della Basell a sedersi al tavolo della trattativa sul quale la Newco con Novamont e le istituzioni porteranno la nuova proposta di acquisto del sito ternano.

Nel corso del consiglio e' stato sottolineata l'importanza nel coniugare le due vicende che riguardano i due poli industriali cittadini, ponendo in particolare l'accento sull'importanza dell'Ast non solo per Terni ma per l'intero territorio nazionale.

''Chiarezza, coinvolgimento complessivo del territorio e compattezza che superi gli schieramenti'' e' stata chiesta dai sindacati che hanno anche sottolineato la fondamentale importanza dell'attivazione del governo nazionale. ''Cio' che chiediamo al governo e' che Terni venga riconosciuta come 'Area di crisi complessa' - ha detto l'assessore Rossi - cosi' come e' stato per Porto Marghera e Porto Torres. Questo ci consentirebbe di accedere ad una serie di strumenti legislativi per affrontare in maniera concreta le sfide che abbiamo davanti e che mettono in gioco il destino economico e sociale di Terni e dell'Umbria''.

Secondo Polli ''la vicenda Ast non e' una crisi in senso tradizionale, piuttosto evidenzia la difficolta' attuale complessiva del nostro territorio. Per questo abbiamo chiesto un incontro che possa portare ad un accordo sul modello di quello tedesco e che rafforzi il sistema con la consapevolezza che la sfida e' sul rilancio globale del territorio e che siderurgia e chimica hanno un'evidente portata nazionale sulla quale ciascuno deve fare la propria parte, compreso il governo''.

''Terni - ha ricordato Di Girolamo - ha oggi elementi di forza considerevoli costatiti da un sistema integrato, un'alta qualita', costi di produzione piu' bassi. Sull'Ast l'obiettivo e' quello di mantenere l'integrita' del sito evitando scorpori attraverso un accordo nazionale che evidenzi come l'Ast di Terni sia importante per tutta l'Italia. Per questo abbiamo chiesto e continueremo a farlo un'attivazione in tempi rapidi da parte del governo''.

Deputati Pd: il governo deve intervenire
''Per sollecitare il governo all'iniziativa, il segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, ha sottoscritto, come primo firmatario, un'interrogazione con la quale abbiamo chiesto al governo di farsi parte attiva nella vicenda delle acciaierie Ast-ThyssenKrupp'': lo hanno ricordato i deputati umbri del Pd (Sereni, Bocci, Trappolino e Verini) in una nota congiunta a margine della seduta del consiglio provinciale ternano di stamani, dedicata alla Tk.

''Il nostro obbligo, come parlamentari - continua il comunicato - e' collocare tale questione dentro un contesto nazionale che richiede con urgenza la predisposizione di politiche industriali adeguate e una visione di paese differente, che prova a riprendere in mano un destino che oggi sembra delegato altrove''.

''Su Terni - concludono i quattro deputati Pd - si registra un crescente impegno corale delle istituzioni, delle organizzazioni sociali e dei lavoratori che fa ben sperare e sul quale puo' fondarsi una grande e nuova comunita' regionale costruita sui valori del lavoro, dell'innovazione, dell'uguaglianza. E oggi, far vincere Terni, vuol dire far vincere quest'idea di Umbria''.
 

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