PERUGIA - Riduzione del 50 % dei tempi di attesa dei codici verdi, incremento del 24 % del livello di efficienza dei servizi erogati, miglioramento della presa in carico e della comunicazione con il paziente mediante l’attivazione del ruolo dell’“Infermiere amico”. Sono questi i risultati raggiunti dal progetto formativo sperimentale “Palestra del miglioramento rapido”organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica e sperimentato presso il Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera di Perugia i cui risultati sono stati illustrati oggi a Villa Umbra di fronte a rappresentanti della Regione e delle Aziende sanitarie dell’Umbria.

Alberto Naticchioni, Amministratore Unico, in apertura dei lavori, ha illustrato come al progetto di formazione sul campo, fortemente voluto dalla Scuola e dalla Regione, hanno partecipato un gruppo di operatori provenienti da tutte le aziende sanitarie dell’Umbria: Mario Capruzzi, Domenico Tazza, Daniele Torroni, Gianpaolo Doricchi, Nicola Ramacciati dell’ Azienda Ospedaliera Perugia; Luciano Sordini, ASL 1 Umbria; Francesco Borgognoni, ASL 2 Umbria; Francesca Gori, ASL 3 Umbria; Luigi Rinaldi, ASL 4 Umbria; Orietta Rossi, Azienda Ospedaliera Terni. Coordinatore dal corso: dott.ssa Veruska Subicini.

L’esperienza, resa possibile grazie alla collaborazione e disponibilità dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, ha permesso alla sanità umbra di sperimentare un modello organizzativo basato sulle logiche dell’organizzazione snella (Lean organization) che si sta diffondendo a livello mondiale, anche in ambito sanitario. Al Pronto Soccorso di Perugia il progetto ha permesso di ridurre ulteriormente i tempi di attesa e permanenza del cittadino e soprattutto di gestire in modo efficace gli innumerevoli casi di codice bianco – ovvero quelli inappropriati - e verde, di scarsa urgenza.

Massimo Buconi, Presidente Terza Commissione Consiliare Permanente - Sanità e servizi sociali che ha presieduto i lavori dell’incontro, nel ringraziare la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica per il lavoro svolto, ha sottolineato l’eccellenza di progetti formativi come questo concreti, centrati sul miglioramento della qualità dei servizi e finalizzati a migliorare la capacità di accoglienza e di informazione al cittadino, contrapposti ad una formazione autoreferenziale e ancora troppo spesso legata a vincoli contrattuali.
Buconi, ha lanciato la sfida che la logica organizzativa contenuta nel progetto esca dal sistema di formazione per entrare a pieno titolo nel sistema ordinario di gestione dei servizi assistenziali. Il Presidente, colpito positivamente dal progetto, ha avanzato la proposta di presentare questo modello sperimentale a tutto il Consiglio Regionale.
Alesiana Coltorti Regione dell'Umbria, ha sottolineato come molto spesso non si riesca a valutare gli effetti della formazione, mentre questa metodologia formativa riesce a produrre in tempi brevi cambiamenti concreti e misurabili ed è per questo che la Direzione Salute ha deciso di investire in queste azioni formative inserendole anche nel piano formativo della Scuola 2011-2012.
Mario Capruzzi, direttore del Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera di Perugia ha sottolineato come, malgrado le perplessità iniziali, il modello organizzativo abbia pienamente risposto alla necessità di aumentare la tempestività dei servizi assistenziali erogati nel pronto soccorso e soprattutto di riuscire a fornirli nel momento in cui vengono richiesti.
Tutti i presenti all’incontro hanno espresso grande apprezzamento circa le potenzialità della settimana di miglioramento rapido ed hanno rimarcato la necessità di estendere il modello organizzativo di Pronto Soccorso in logica snella nelle altre strutture della rete regionale dell’emergenza – urgenza ma altresì di poter sperimentare la metodologia presso altri reparti particolarmente complessi a partire dai blocchi operatori delle aziende umbre.
Giuseppe Negro, esperto in consulenza di direzione e Lean organization, che ha gestito il laboratorio, ha sottolineto come il progetto si concretizza “sull''innovazione del modello organizzativo,ossia organizzazione snella e sul metodo didattico che insegna ad operare in loco''.
 

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