TERNI - ''Il rilancio fatto alla Basell e' stato importante, spero che questa volta non ci dicano di no''. Cosi' l'amministratore delegato della Novamont, Catia Bastioli, a capo di una cordata intenzionata a rilevare gli impianti ternani della multinazionale americana dopo la decisione di quest'ultima di chiudere il sito, ha commentato la seconda offerta di acquisto presentata nei giorni scorsi per la realizzazione di un polo di chimica verde.

Lo ha fatto parlando questo pomeriggio al convegno ''Risorse manufatturiere e strumenti di policy'' organizzato dalla Provincia di Terni. ''E' un progetto per noi fondamentale - ha affermato la Bastioli facendo riferimento al piano - e sul quale ci stiamo impegnando strenuamente perche' ci crediamo e perche' crediamo che sia un elemento di qualita' nel solco dell'innovazione sulla quale da molti anni Novamont investe''.

Nelle diverse fasi della trattativa, ha spiegato Catia Bastioli, ''abbiamo avuto dalla nostra parte le istituzioni e i sindacati e un grazie particolare va al vescovo Vincenzo Paglia che si e' adoperato molto''.

L'ad di Novamont ha inoltre ricordato le caratteristiche del progetto facendo riferimento alla costituzione con un pool di imprese e la compartecipazione di istituti di credito e finanziarie regionali.

''Noi vogliamo ritornare rapidamente al tavolo della trattativa - ha detto al termine del lungo intervento nel quale ha parlato dell'importanza strategica di puntare su progetti innovativi di chimica verde e materiali bioplastici - ora sono convinta che porteremo Basell a questo tavolo''.
 

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